Enogastronomia/ARTICOLO

Il Miglior sommelier della Toscana è il fiorentino Andrea Galanti

A Lido di Camaiore la rassegna per decretare il miglior enologo della regione, al termine di uno 'scontro' con il livornese Massimo Tortora

/ Redazione
Mer 1 Luglio, 2015
Sommelier Toscana

Una battaglia all'ultimo calice quella che ha decretato a Lido di Camaiore la vittoria del fiorentino Andrea Galanti quale Miglior sommelier della Toscana per l'edizione 2015. Il riconoscimento, che arriva dall'Ais (Associazione Italiana Sommelier) Toscana, è arrivato infatti al termine di un serrato confronto finale che ha visto contrapporsi al vincitore il livornese Massimo Tortora ed un altro fiorentino, Iacopo Tonelli, al Park Hotel Villa Ariston a Lido di Camaiore.

Quello versiliese è però solo uno dei momenti di lancio nel mondo dell'enologia e una vetrina che ha dimostrato di portare fortuna ai vincitori: molti di loro, infatti, dopo aver partecipato al concorso, hanno ottenuto ottimi riconoscimenti nei concorsi nazionali ed internazionali.

"Il titolo regionale è un obiettivo a cui tenevo moltissimo - ha commentato Andrea Galanti durante la premiazione - e adesso è realtà, è il riconoscimento che arriva a coronamento di un importante impegno di studio portato avanti con costanza, per il quale ho sacrificato parte del tempo da dedicare agli affetti, ma che è stato ampiamente ripagato".

Andrea Galanti, è titolare dello storico negozio di famiglia Gastronomia Galanti a Firenze, base di partenza che gli ha permesso di intraprendere la strada della sommellerie presso la delegazione di Firenze. Un percorso che lo ha portato a diventare sommelier professionista ed a creare, nel negozio di famiglia, una ricca e personale cantina, diventata nel tempo vera e propria enoteca.

"Tutti arrivano a questo appuntamento con l'ambizione di raggiungere un traguardo che a molti sommelier che li hanno preceduti ha davvero portato fortuna - sottolinea il presidente di Ais Toscana Osvaldo Baroncelli -  ma ciò che rende i nostri sommelier così preparati non è soltanto l'impegno profuso nello studio, quanto la voglia di non sentirsi mai arrivati e mettersi in gioco per migliorare sempre più la propria professionalità misurandosi prima che con gli altri, con se stessi".

 

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