All'interno delle iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia rientra anche il progetto di restauro e conservazione del complesso in bronzo del monumento equestre di Francesco Ferrucci collocato in località Gavinana, nel Comune di San Marcello Pistoiese.
Il progetto di restauro e di conservazione del monumento equestre, raffigurante il condottiero Francesco Ferrucci, in armatura cinquecentesca che si volge verso sinistra trattenendo con una mano le redini del cavallo mentre con l’altra solleva in alto la spada per dare il segnale dell’attacco. Fu realizzato nel 1912 dallo scultore fiorentino Emilio Gallori (1846-1924) e inaugurato il 22 agosto 1920. Il gruppo equestre (cm.366x350) è costituito da materiale di bronzo posto su un basamento in laterizio rivestito di lastre marmoree.
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici Storici Artistici ed Etno-Antropologici per le province di Firenze, Prato e Pistoia ha segnalato, tra i monumenti di notevole pregnanza storica ed artistica, il predetto complesso scultoreo dedicato a Francesco Ferrucci innalzato nella piazza del piccolo centro montano di Gavinana ove, secondo la tradizione, il 3.8.1530 si svolse la famosa battaglia tra la milizie dell’Imperatore Carlo V e l’esercito della Repubblica Fiorentina.
La Prefettura ha ottenuto la disponibilità delle Associazioni Lions Club della provincia di Pistoia a finanziare l’intero importo del progetto di restauro.
La scelta di restaurare l’opera è stata effettuata nell’intento di rievocare la figura eroica di Francesco Ferrucci, il quale, dieci giorni prima della capitolazione della città di Firenze, assediata dalle truppe imperiali, venne sconfitto dalle preponderanti forze nemiche a Gavinana; ferito e catturato, Ferrucci fu ucciso da Fabrizio Maramaldo, un italiano al soldo straniero, al quale rivolse le celebri parole d’infamia “Tu uccidi un uomo morto”.
Il condottiero cinquecentesco è divenuto, nell’epoca risorgimentale, simbolo di coraggio, lealtà e lotta per la libertà, rappresentando l’incarnazione del sentimento di orgoglio nazionale, valori tutti fortemente sentiti negli anni cruciali dell’Unità d’Italia.
Per questi motivi, Francesco Ferrucci è citato nella quarta strofa dell’Inno Nazionale, noto anche come “Il Canto degli Italiani”, scritto nel 1847 da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro “Ogni uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, …”.
Nella piazza principale del paese di Gavinana si trova anche un piccolo, ma ben documentato, museo dedicato all’eroe, fondato nel 1931 su iniziativa del Comitato Nazionale per le Onoranze al condottiero, in occasione del quarto centenario della sua morte.