Enogastronomia/ARTICOLO

Il pesce dimenticato arriva a mensa Dalle scuole al terzo settore

Grazie al progetto di Unioncamere e Regione per favorire il consumo di pesce povero pescato sulle nostre coste

/ Redazione
Mer 2 Aprile, 2014

Per portare sulle tavole dei toscani un prodotto sano e locale torna il “Pesce dimenticato”, il progetto della Regione e di Unioncamere che adesso arriva anche nel sistema mense della Toscana, da quelle scolastiche alle aziendali fino a quelle sociali.
La campagna, ormai giunta al terzo anno, mira a promuovere l’utilizzo di queste specie di pesce “povero”, che hanno meno appetibilità sul mercato perché poco conosciute, ma che portano notevoli vantaggi sia da un punto di vista economico perché l’ampia disponibilità permette di avere prezzi più bassi, sia per la salute.

Il pesce verrà consegnato alle mense già sfilettato, sottovuoto e “abbattuto” in modo da fornire un prodotto incontaminato, privo di lische e quindi più appetibile soprattutto per i bambini e più semplice e veloce da cucinare. Saranno organizzati anche seminari informativi diretti ai genitori degli alunni, per educare le famiglie a un’alimentazione che contenga anche il pesce proveniente dal mare della Toscana.
Il progetto, dopo aver coinvolto i ristoranti aderenti a Vetrina Toscana e sensibilizzato i futuri ristoratori attraverso corsi ad hoc negli istituti alberghieri, sbarca adesso nel sistema mense della nostra regione.

In particolare, le mense sociali riceveranno gratuitamente il pescato invenduto di alcune cooperative di pesca toscana, grazie alla mediazione della Caritas. “Un particolare occhio di riguardo verrà rivolto al sociale – spiegano da Unioncamere Toscana – riutilizzando nelle mense per i meno abbienti il pesce invenduto e contribuendo così a contrastare uno dei paradossi del nostro tempo: un aumento dello spreco, in questo caso alimentare, anche in presenza di un costante allargamento della soglia della povertà”.