Dopo il il cinema francese contemporaneo alla 50 Giorni arriva, dal 3 al 5 novembre, Immagini & Suoni del Mondo. Festival del Film Etnomusicale, VII edizione, sotto la guida dell'etnomusicologo Leonardo D'Amico.
In prima serata di Lunedì 3 novembre (ore 21.00, cinema Odeon) ci sarà un grande omaggio a una delle voci più amate dell'America Latina, con il film Mercedes Sosa, la voz de latinoamérica, di Rodrigo H. Vila.
Mercedes Sosa è la voce di tantissime canzoni simbolo della cultura, musicale e non solo, del continente sudamericano: “Gracias a la vida”, “Alfonsina y el mar”, “Si se calla el cantor”, “Años”, “Todo cambia”, ne sono solo alcuni esempi. Il documentario ricostruisce la carriera di Mercedes Sosa, a partire dal Manifesto del Nuevo Cancionero del 1963, utilizzando interviste (tra le altre, quella con Milton Nascimento, con cui scrisse la mitica “Volver a los 17”) e rarissimi materiali d’archivio e foto d’epoca.
Dopo la proiezione del documentario su Mercedes Sosa, ci sarà una sorpresa per il pubblico della 50 Giorni: una nota cantante, (il cui nome è ancora top secret, mimetizzata tra il pubblico in sala) salirà sul palco e interpreterà da vivo le canzoni della leggendaria artista argentina.
Martedì 4 novembre, alle 21:00, un omaggio alla regina del fado con il film Amalia, di Carlos Coelho da Silva. Una biografia della leggenda del fado portoghese, Amalia Rodrigues. Amata da milioni di persone, ma ossessionata dalla perdita precoce della sorella, la vita di Amalia è avvolta nella passione, nel dolore, e nei disordini politici. Perseguitata per tutta la vita da un profondo senso della morte, ha combattuto per trovare una via d’uscita dalla povertà che aveva caratterizzato la sua infanzia. Acquisì fama internazionale attraverso la bellezza della sua voce struggente. Talento canoro fenomenale che trascendeva la nazione, che ha toccato i cuori di milioni di fan in tutto il mondo.
In cartellone i migliori documentari etnomusicali prodotti negli ultimi anni: Song from the Forest, di Michael Obert, sulla straordinaria vicenda dell’etnomusicologo Louis Sarno tra i Pigmei della foresta centrafricana; Sweet Dreams, di Lisa e Rob Fruchtman, sulle vicende di un gruppo di donne ruandesi percussioniste ed imprenditrici; Woodstock in Timbuctu, di Desirée von Throta, storia del festival musicale che si tiene ogni anno tra le dune del deserto del Sahara.
Concluderà il festival, il 5 novembre, la proiezione del documentario Griot, di Volker Goetze, ritratto del griot (cantastorie) e virtuoso di kora, Ablaye Sissoko, a cui seguirà la performance dal vivo del duo Goetze (tromba) e Sissoko (kora). Info: www.multiculti.it
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