Made in Toscana/ARTICOLO

Imprese rosa in crescita in Toscana

Sono aumentate dell’1,1% e rappresentano il 24% del tessuto imprenditoriale regional. Il punto nel meeting ad Arezzo

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
imprenditoria femminile
Si svolgerà questa mattina ad Arezzo la seconda tappa del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” con il seminario dal titolo “Stop! Lavoro… in corso”. La manifestazione itinerante, giunta alla sua quarta edizione, è organizzata dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Arezzo in collaborazione con Unioncamere Toscana e l’Unione Italiana delle Camere di Commercio e con il supporto tecnico -organizzativo di Retecamere al fine di rappresentare e rendere visibile il ruolo e il contributo che le donne danno all'economia ed al sistema imprenditoriale italiano. Il giro, che ha preso il via il 14 novembre scorso a Macerata, conta sette tappe in altrettante città italiane per un viaggio tra le imprese femminili che vuole far conoscere storie di successo, individuare nuove opportunità, lanciare idee e progetti per favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese. Gli incontri si incentrano su temi e soggetti protagonisti dello sviluppo locale con le sue vocazioni nelle differenti realtà valorizzando il legame delle donne imprenditrici con il territorio.
Alla tappa aretina hanno partecipato, tra gli altri, Giovanni Tricca, Presidente Camera di Commercio di Arezzo e Vice Presidente Unioncamere Toscana, Giuseppe Salvini, Segretario generale Camera di commercio di Arezzo, Anna Lapini, presidente del Comitato imprenditoria femminile IFE, Enrico Ciabatti, Segretario Generale Unioncamere Toscana Barbara Longo, referente per l’imprenditoria femminile per Unioncamere, Simona Brusco, esperta in orientamento e Mariangela Gritta Grainer di Retecamere. L’incontro si è svolto nella sede della Camera di Commercio di Arezzo, presso i locali Borsa merci, in Piazza del Risorgimento.

La tappa toscana del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” si inserisce in un quadro regionale che vede l’imprenditoria femminile rappresentare un capitolo positivo della difficile situazione congiunturale. I dati dell’Osservatorio Regionale sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, elaborati su banca dati di Unioncamere (Osservatorio Nazionale Unioncamere) – Infocamere , al 30 settembre 2011, rivelano che, rispetto al terzo trimestre 2010, continua l’andamento positivo per le imprese “rosa” della Toscana, aumentate in dodici mesi dell’1,1%, crescita maggiore sia rispetto alla media nazionale (+0,6%) che ai dati registrati dalle aziende maschili (+0,1%).
Il confronto con le altre regioni italiane colloca la Toscana al quinto posto nella graduatoria del tasso di crescita dell’imprenditoria femminile.
L’impulso più consistente arriva dalla provincia di Prato, prima provincia anche nella classifica nazionale, con un aumento di imprese femminili su base annua del 2,9%, seguita da Arezzo (+2,1%), quinto posto nella classifica nazionale, Pistoia (+1,7%) e Pisa (+1,6%). Firenze e Siena rivelano un andamento più lento (+0,9% e +0,7%) ma comunque superiore alla media nazionale, mentre stagnano Livorno, Lucca, Massa Carrara e Grosseto che presentano tassi di crescita variabili dal +0,1% al +0,5%.

In Toscana le imprese femminili rappresentano il 24% del tessuto imprenditoriale regionale, quota superiore alla media nazionale pari al 23,4%, con una crescita del tasso di femminilizzazione (peso che le aziende guidate da donne hanno all’interno del sistema imprenditoriale) doppia rispetto al dato medio italiano (+0,2% contro +0,1%). A livello provinciale il tasso più elevato di imprese a maggioranza femminile lo ha Grosseto con il 29,2%, seguono Livorno (27,2%), e Prato, Massa Carrara, Siena (25% circa) mentre Firenze e Lucca con tassi vicini al 22% risultano al di sotto della media regionale e nazionale.

Da settembre 2010, i settori in cui le aziende femminili toscane si sono maggiormente sviluppate sono: le attività immobiliari (+203 unità, +3,1%) e quelle turistiche (+180 imprese, +1,9%), seguite dalle costruzioni e dalle attività industriali. Crescono anche tutte le attività del terziario, con lo sviluppo maggiore registrato nelle altre attività dei servizi (+1,9%) e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche ( +3,0%),.