I problemi del cambiamento climatico e la questione energetica sono temi da affrontare su un piano globale, ma il livello da cui partire deve essere quello locale di Comuni e Regioni.
Queste le indicazioni che i cittadini toscani, riuniti per otto ore in sala Pegaso, hanno espresso in occasione del forum World wide views, costituendo un campione rappresentativo dell'intera Italia, che da oggi potrà essere messo a confronto con quello di altri paesi di tutto il mondo che hanno partecipato all'incontro.
Cinque le sezioni su cui i partecipanti si sono confrontati. A cominciare dall'importanza di affrontare il cambiamento climatico: per il 90,1 per cento del campione toscano dovrebbe essere compito del mondo nel suo insieme fare il massimo per abbassare la temperatura media a due gradi centigradi.
Gli strumenti per affrontare il cambiamento? Fra questi forte accento sulla ricerca (32%), la sovvenzione di produzioni a basse emissioni (53,9%). Si insiste sopratutto sul fatto che le soluzioni debbano essere messe in atto a livello globale (69,61%) e, soprattutto, con programmi educativi diretti al grande pubblico.
ENRICO ROSSI: CHE WWV DIVENTI UN TAVOLO PERMANENTE. "Oggi l'esperimento è riuscito: ma vogliano che questa tappa, nata come fase necessaria di un percorso pensato a livello mondiale per le giornate sul clima di Parigi, divenga, per la Toscana, un appuntamento non estemporaneo, ma permanente". Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che ha seguito lavori e risultati online di World wide views.
"La consultazione dei cittadini - ha spiegato - su temi così importanti per il futuro della nostra regione e di chi la abita, in tutti i suoi aspetti, ambientali, di tutela del territorio e della salute ma anche economici e occupazionali, non dovrà rimanere un episodio isolato. Contiamo perciò, a partire dai cento che oggi hanno rinunciato al mare e che ringraziamo per l'impegno rigoroso e la passione civile, di estendere e consolidare a livello regionale questo importante strumento di partecipazione, verifica essenziale di un rapporto, al quale non potremo più rinunciare".
LA GIORNATA, A Firenze, divisi in 12 tavoli da 10 posti, 120 cittadini toscani per tutta la giornata hanno parlato di clima, cambiamenti climatici, energie alternative, e si sono interrogati su quanto l'uomo e i governi possono fare per invertire la rotta e preservare al meglio il nostro pianeta.
A tutti le stesse 30 domande - il questionario è identico in tutti i Paesi del mondo - e gli stessi 5 temi: l'importanza di affrontare il cambiamento climatico; gli strumenti per affrontarlo; negoziati Onu e impegni nazionali; equità e ripartizione degli sforzi; fare e mantenere le promesse per il clima.
In Italia, la Toscana è l'unica regione selezionata, assieme all'Abruzzo, per ospitare l'appuntamentoUn appuntamento "mondiale" per parlare di clima ed energia. I risultati della consultazione saranno consegnati ai rappresentanti dei singoli stati presenti alla COP21 – la Conferenza internazionale sul clima, che si terrà a Parigi a dicembre 2015.
L'APERTURA DEI LAVORI. "In queste stesse ore, partendo da Oriente, in tanti Paesi del mondo i cittadini si interrogano e discutono sugli stessi temi che stamani si dibatteranno in questa sala: clima, cambiamenti climatici, energia. Ringrazio i 120 partecipanti toscani per la loro presenza, il loro impegno e l'impulso fondamentale che daranno al dibattito sui temi dell'ambiente. Io sono amministratore da tanti anni, e so che con il fiato sul collo dei cittadini si amministra meglio. Dunque, proviamo a mettere il fiato dei cittadini sul collo di chi prende le decisioni che riguardano ambiente e clima". Così l'assessore alla partecipazione Vittorio Bugli nel suo saluto di apertura.
"Le conferenze mondiali sul clima - ha proseguito Bugli - sono state spesso dei fallimenti, sia perché gli Stati poi non hanno fatto il loro dovere, sia perché dopo la conferenza non c'è stata convinzione nel portare avanti le decisioni prese. Di fronte alle lobbies, gli esperti, gli Stati, la politica, certo è difficile portare le idee e le richieste dei cittadini, ma noi vogliamo provarci. Le inondazioni, le case alluvionate, gli alberi caduti sul tetto, ormai sono eventi che non si vedono più solo in tv, ma che noi sperimentiamo da vicino e che ci coinvolgono direttamente".
"Questo di oggi - ha detto ancora l'assessore - è un tentativo di decidere, contare. Se tutte le persone che oggi si esprimono prendono sul serio il loro lavoro, gli Stati dovranno tenerne conto, e per loro non sarà più facile come prima fare scelte ignorando queste richieste. E tutto non si può concludere con questo incontro: questo movimento va fatto crescere, durare, bisogna continuare a lavorare. Buon lavoro a tutti".
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