Stefano Borgonovo resterà per sempre nei cuori di tutti i tifosi della Fiorentina e di chi lo ha conosciuto. Un grande calciatore ma soprattutto un grande uomo che ha affrontato una malattia terribile la SLA che annienta l’essere umano. La sua è una storia tragica ma anche piena di coraggio. Esordisce nel 1982 nel Como, gioca le sue stagioni di calcio più appassionanti nella Fiorentina spalla a spalla con Roberto Baggio, la coppia veniva soprannominata “B2”.
Dopo essere entrato in Nazionale nel 1988 e aver affrontato una carriera come allenatore nella società del Como, nel 2008 arriva il tragico annuncio: Borgonovo è affetto dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica. Seguono cinque anni di lotta strenua e incessante per far conoscere al mondo la malattia e sensibilizzare sulla necessità di una maggiore ricerca medica in questo campo. Una scelta assolutamente consapevole e fortemente voluta dall’ex calciatore, una battaglia che si conclude per lo sportivo toscano a 49 anni, circondato dall’affetto dei familiari, degli amici calciatori e dei fan il 27 giugno 2013.
Adesso ispirato alla biografia scritta dal giornalista Alessandro Alciato arriva al teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio “Attaccante Nato” uno spettacolo che vuole mettere in scena proprio la storia di questo straordinario esempio di forza e coraggio. L’evento che è una produzione originale del teatrodante Carlo Monni in collaborazione col comune di Campi Bisenzio e la Fondazione Stefano Borgonovo Onlus vede la regia di Andrea Bruno Savelli. Sul palco l’attore Massimo Poggio nei panni di Borgonovo, Caterina Carpinella, Massimo Grigò, Nicola Pecci, Andrea Bruno Savelli e Vanessa De Feo.
“Mi piace ridere – diceva Borgonovo – ancora adesso che all’apparenza non ne avrei motivo. Non sono cambiato da questo punto di vista, felice di essere felice, nonostante tutto. Ho imparato ad apprezzare quello che mi è rimasto. Gli amici, le sensazioni positive, qualche raro movimento. Prendo il buono della vita e mi sento comunque fortunato, so che addirittura c’è chi ha meno di me. Quindi rido”. Una mente lucida, un potente inno alla vita di cui tutti dovremmo fare tesoro nei momenti difficili che ognuno di noi si trova a dover affrontare.
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