Salute/ARTICOLO

In Toscana arriva il primo 118 per emergenze psico-sociali

Si chiama 'Seus': servizio emergenza e urgenze sociali e sarà gestito dalla cooperativa La Pietra d'Angolo

/ Redazione
Ven 5 Gennaio, 2018

Assistenti sociali disponibili 24 ore su 24, per rispondere anche all'aspetto psico-sociale e umano di un'emergenza. È la novità che dopo Roma, Bologna e Bari arriva per la prima volta in Toscana grazie al lavoro della cooperativa La Pietra d'Angolo, aderente a Confcooperative, e supportata da Regione Toscana, Società della Salute Valdarno Inferiore in qualità di capofila del progetto e con le altre Sds dei territori interessati.

Come per il 118, anche assistenti sociali, operatori e educatori sono sempre disponibili ad affiancare sanitari e forze dell'ordine nella gestione delle emergenza: si chiama Seus, servizio emergenza e urgenze sociali. Un'idea, spiega una nota di Confcooperative Toscana, "nata 15 anni fa, dall'accordo con Caritas Diocesana e Comune di San Miniato (Pisa) insieme a un gruppo di famiglie disponibile ad accogliere persone in difficoltà nei festivi e nei week end, quando i servizi sociali erano chiusi".

Ora è diventato un servizio strutturato che dal 13 dicembre risponde da una sala operativa h24 collegata con forze dell'ordine e ospedali ed è attivo in Valdarno, Empolese, Prato, Pistoia, Valdinievole e Firenze Nord Ovest e Sud- Est. In quasi due settimane ha raccolto già diverse chiamate con casi che vanno dai maltrattamenti in famiglia alla non autosufficienza e povertà. La sala operativa è a Castelfranco di Sotto (Pisa) dove lavorano cinque operatori più un coordinatore che a turno rispondono alle chiamate di ospedali, enti pubblici e forze dell'ordine, attivando assistenti sociali ed educatori sul territorio.

"Grazie a questo servizio - spiega Michela De Vita, presidente della cooperativa 'La Pietra d'Angolo' - garantiamo un sostegno psicosociale immediato a chi vive un'emergenza, attraverso un colloquio con personale qualificato e all'elaborazione di un progetto in emergenza per tutelare e circoscrivere il problema nella fase acuta". E' un progetto, prosegue De Vita, "che nasce da un bisogno reale e che poi si è allargato e strutturato grazie al sostegno di enti pubblici e realtà locali, come l'associazione Per la famiglia di Prato e le Caritas territoriali".

Il 118 psicosociale toscano, conclude Mario Marchi presidente di Confcooperative Toscana Sud, è "un supporto al servizio pubblico, che conferma l'importanza che le cooperative hanno assunto nel settore socio-sanitario: un ruolo ormai insostituibile che Confcooperative supporta, sostenendo progetti frutto di collaborazioni virtuose tra pubblico, imprese sociali e associazioni per rispondere in maniera sempre più efficiente ai bisogni emergenti delle persone".