E' considerata una delle principali attrici del cinema italiano, è molto amata a livello internazionale, soprattutto dal cinema francese, del quale è diventata attrice di punta. Toscana doc, di Santa Fiora, Laura Morante si presenta in modo autentico e semplice, come è nel suo stile, all'incontro con i giornalisti al cinema Odeon di Firenze, venerdì 31 ottobre. Ad invitarla è stato France Odeon, il festival del cinema francese diretto da Francesco Martinotti, che si tiene fino al 2 novembre, festival che l'ha eletta sua "musa", ambasciatrice del cinema italiano in Francia e che le ha attribuito il premio L'Essenza del Talento di Ferragamo Parfums. Un gradito ritorno, dopo che Laura Morante era stata, tanto tempo fa, in giuria a France Cinéma, il festival diretto da Aldo Tassone.
Laura, come sono i suori rapporti con la Francia?
I Francesi e gli Italiani sono simili tra loro, ma allo stesso tempo molto diversi. Io amo moltissimo lavorare nel cinema francese. Ma un giorno, mentre stavo girando una scena del film Le avventure galanti del giovane Moliére, di Laurent Tirard, e dovevo quindi usare un francese antico, diverso da quello attuale, sono andata in crisi e mi sono messa a piangere sul set. Improvvisamente la stanza si è svuotata dalle tante persone presenti che stavano lavorando, per lasciarmi da sola. Lì ho capito veramente la differenza di sensibilità tra Italiani e Francesi: in Italia tutti mi sarebbero venuti incontro, ad abbracciarmi, per consolarmi, per darmi consigli...
France Odeon dedica un grande omaggio ad Alain Resnais, grande regista con il quale lei ha lavorato del quale sabato 1 novembre alle 19, sarà proiettato il film Coeurs, da lei interpretato. Quali sono stati i suoi rapporti con Alain Resnais?
I miei rapporti con Resnais erano fantastici e lo considero uno dei più grandi maestri di tutti i tempi. Quando ho avuto occasione di recitare nei suoi film, sono arrivata a pensare che se mi avessero proposto di lavorare per sempre solo ed esclusivamente per lui, avrei risposto di sì.
Lei è un'attrice poliedrica, che si divide tra cinema, teatro, e adesso è anche regista. Cosa le piace fare di più?
Devo dire che a me piace moltissimo anche la danza e l'inizio della mia carriera è segnato proprio da un esordio come danzatrice. Amo molto il teatro, soprattutto per quel che riguarda il rapporto con il testo, che viene esplorato durante le prove nelle più recondite sfumature. Quando recito in teatro mi sento al servizio del testo. Naturalmente amo molto anche il cinema. Per quanto riguarda la regia, mi piacerebbe potere un giorno vivere solo di questo mestiere, ma è ancora un traguardo lontano.
Quando la rivedremo sul grande schermo?
Sono di prossima uscita i Italia due film in cui ho recitato: Ogni maledetto Natale, di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo e Se Dio vuole, di Edoardo Falcone.