Ancora in frenata il manifatturiero in Toscana. Secondo l’indagine di Unioncamere e Confindustria, la produzione industriale ha chiuso il 2014 con una flessione media dello 0,7%: una performance comunque meno negativa rispetto a quelle del 2013 (-1,8%) e del 2012 (-4,3%).
Negli ultimi 4 mesi del 2014 il fatturato è sceso dell’1,3% e ha sofferto anche sui mercati esteri (-1,8%), mentre in generale la media dello scorso anno è positiva per quanto riguarda le esportazioni sui mercati internazionali, che sono cresciute dell’1,3%. Ancora difficoltà invece sul mercato interno, dove fatturato e ordinativi segnano un’ulteriore flessione, portando il dato complessivo del 2014 al -1% per il fatturato ed al -2,6% per gli ordinativi.
Per quanto riguarda i diversi settori, i dati più positivi interessano la farmaceutica, che si muove intorno al +8%, l’elettronica (+3%), la meccanica (+1,2%). Va bene anche il dato del tessile e abbigliamento (+0,7%), mentre arretra il comparto alimentare (-6,2%) e i mezzi di traporto (-7,5%).
“I numeri fotografano uno scenario ancora incerto, ma con grandi opportunità che imprese e territorio devono afferrare per uscire stabilmente dal tunnel - ha commentato il presidente di Confindustria Toscana, Pierfrancesco Pacini - il manifatturiero deve essere la priorità bipartisan della prossima legislatura regionale, perché lì vanno concentrati i nostri sforzi per riaccendere i motori della Toscana e interfacciare la fiducia degli imprenditori.”