Potenziare e riqualificare il sistema industriale di Livorno che produce componenti per le auto e che sta attraversando una seria crisi: questo l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato oggi a Firenze dalla Regione Toscana, dalla Provincia e Comune di Livorno, dal Comune di Collesalvetti, dalla Camera di commercio di Livorno e dai sindacati e associazioni di categoria.
Il settore in provincia di Livorno conta oltre 2mila addetti, più qualche centinaio di lavoratori impiegati nei servizi che ruotano attorno a queste imprese. In Toscana lavorano nella componentistica circa 4mila persone.
Fra le le misure del protocollo - che è stato approvato dalla giunta regionale nell'ultima seduta - la nascita dell'Osservatorio sulla componentistica, al quale sarà affidato il coordinamento degli interventi e l'analisi dell'andamento del comparto. L'osservatorio sarà un tavolo di confronto permanente che servirà anche a garantire la presenza coordinata dell'intero comparto regionale sui tavoli nazionali, per affrontare le questioni di maggior rilievo per le aziende locali.
Le azioni a supporto del settore si concentreranno su sostegno all'innovazione, attenzione alle tecnologie verdi, valorizzazione di centri di competenza specializzati, a partire dal laboratorio Compolab (il laboratorio per la ricerca e l’innovazione nella componentistica, che la Regione finanzia e di cui fanno parte Comune e Provincia, oltre a Confindustria) che, opportunamente potenziato, potrebbe diventare un punto di riferimento per il trasferimento tecnologico e l'innovazione nel comparto della componentistica, anche a livello regionale.
Prevista anche la riqualificazione ambientale di siti produttivi, a partire da quello di Guasticce nel Comune di Collesalvetti.
"Sostenere questo settore per la Regione è una priorità – sottolinea l'assessore toscano alle attività produttive Gianfranco Simoncini – per questo siamo consapevoli che alla difesa dell'occupazione dobbiamo oggi afficancare l'impegno per creare nuovo lavoro. La componentistica auto è un settore strategico e dobbiamo ripartire da qui per rilanciare l'industria toscana e far tornare competitive le nostre imprese".