Torna al teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino il Festival Intercity che nella sua trentunesima edizione ha scelto di rendere omaggio a una delle sue più grandi scoperte, una stella del teatro contemporaneo che si è spenta ma che continua e continuerà a brillare nel panorama teatrale internazionale da lei completamente rinnovato: Sarah Kane. Sono passati quasi 20 anni da quell'infausto giorno, il 19 febbraio 1999, in cui il mondo si è visto privato dal suo talento. Il Festival Intercity ha fatto conoscere in Italia per la prima volta Sarah Kane, reduce da poco dal suo tormentato debutto di Blasted al Royal Court Theatre di Londra, traducendo i suoi testi, mettendo in scena in prima nazionale prima Blasted e poi Crave, organizzando convegni e pubblicazioni e infine ritirando il premio UBU a suo nome per Crave nel 2002.
Intercity torna a omaggiare la grande autrice e tormentata sognatrice con la messa in scena del suo ultimo (non) testo PSICOSI 4:48 per la regia e le scene di Dimitri Milopulos, la traduzione di Barbara Nativi e le musiche originali di Marco Baraldi, ricreando in qualche modo lo stesso team creativo di 22 anni fa. In scena Valentina Banci, Teresa Fallai e Sonia Remorini. Questa nuova produzione darà inizio alla programmazione della 31° edizione di Intercity il 28, 29, 30 settembre. Il 30 settembre alle 15.30 si terrà anche un incontro internazionale "Chi ha paura di sarah kane? 20 anni dopo" che vedrà riuniti al Teatro della Limonaia rappresentanti del teatro britannico e del Royal Court Theatre di Londra come Elyse Dodgson e Vicky Featherstone.
A dare seguito alla programmazione il 6 e 7 ottobre (ore 21) andrà in scena la versione italiana di uno dei più importanti e attuali testi della drammaturgia britannica degli ultimi anni "Lampedusa" di Anders Lustgarten, per la regia di Gianpiero Borgia, con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano, una produzione BAM teatro/ Teatro Eliseo/Mittelfest 2017 produzione Artisti Associati. Un racconto sulla sopravvivenza della speranza che indaga sul disastro sistematico della politica e delle nazioni, per arrivare a scoprire che dietro tutto ciò ci sono ancora e fortunatamente le persone, la gentilezza individuale, la sorpresa dei singoli.
Philip Ridley è uno dei maggiori autori inglesi dell’ultimo secolo. Il suo "Angry" ha debuttato a Londra a metà febbraio e Intercity presenterà - in coproduzione con Umanism di New York - la prima versione italiana del testo, a metà ottobre (13, 14, 19, 20 ottobre ore 22.30 il 19 ottobre ore 21). La produzione sarà diretta da Sandro Mabellini con in scena Fabio Mascagni e Chiara Renzi alle percussioni Nicola Pedroni. Angry, costituito da una serie di monologhi “genter – neutral”, indaga sulla diversa prospettiva di una stessa esperienza: quella maschile e quella femminile.
"Wasted" di Kate Tempest è tra i testi più importanti che Kate, apprezzata poetessa e cantautrice della scena britannica, abbia scritto. Il Teatro delle Donne presenterà la prima versione italiana (12, 13, 14 ottobre ore 21) di questo lavoro che tocca il mondo dei giovani, le “nuove generazioni” scavando nel profondo dei loro problemi, spogliandoli poi senza indugi in scena. La produzione sarà diretta da Edoardo Zucchetti con in scena Cristiano Dessì, Francesca Sarteanesi e Lorenzo Terenzi.
Claire Dowie è un’artista della scena britannica attiva da tantissimi anni. Claire torna a Intercity (20, 21 ottobre ore 21) con la sua ultima creazione "See primark and die!" per la regia di Colin Watkeys in prima nazionale. Claire usando tutto il sarcasmo e il gusto dello stand up comedy che la contraddistingue, ironizza sul mondo super consumistico di oggi.
Una delle compagnie più originali e attive nel territorio fiorentino, i Gogmagog, fanno ritorno al Festival con uno studio /mise en espace (27 ottobre) su "Costellazioni" di Nick Payne, regia Tommaso Taddei, con Cristina Abati e Carlo Salvador. C'è un principio della fisica quantistica secondo il quale esiste un numero infinito di universi e dunque infinite possibilità simultanee. Nick Payne applica questo principio ad un rapporto di coppia ed esplora le infinite possibilità degli universi paralleli indagando le innumerevoli variazioni presenti in una relazione uomo-donna.
Catalyst presenterà uno studio /mise en espace su "The One" di Vicky Jones (27 ottobre) per la regia di Riccardo Rombi. Tutto farebbe pensare a un tipico, banale triangolo amoroso ma le relazioni prese in causa sono molto più complesse: ci sono i rapporti con la famiglia, l’amicizia, e quella pesante impossibilità di instaurare legami veri e profondi. Tutti inconsciamente vogliono liberarsi dalle menzogne ma in pratica ingannano se stessi e le persone più vicine.
Il progetto Intercity Connections, che nasce da una storica e felice collaborazione con il National Theatre di Londra, compie 20 anni. Per festeggiare l’avvenimento la direzione artistica ha progettato una nuova produzione/evento con la partecipazione di rappresentanti di più istituti scolastici della zona sestese. Nascerà così "Extremism" di Anders Lustgarten, per la regia Iacopo Reggioli (18 ottobre ore 21). Il testo parla degli shock che gli adolescenti a volte subiscono e si trovano improvvisamente catapultati nel mondo degli adulti.
Inoltre faranno parte del programma del Festival nuove repliche delle produzioni di IC Connections che hanno debuttato nel mese di maggio: "Tre" di Harriet Braun in due versioni diverse e "Zero for the young dudes" di Alistair McDowall (23, 24, 25 ottobre in matinée riservato alle scuole).
A completare il programma un importante incontro: "Londra 1968-2018: 50 anni di moda e costumi che hanno travolto il mondo intero" il 28 Ottobre alle ore 17. Storia di una pagina storica per tutte quelle culture giovanili che hanno attraversato la città inglese. Dagli anni ‘60 con i Beatles e ed i Rolling Stones, Carnaby Street, la minigonna di Mary Quant, la Swinging London, gli anni ‘70 con le culture psichedeliche, il dark sound, le culture Prog, i festival pop. Gli anni 80 con il mito del Look, il clubbing, gli Smiths, l’invasione elettronica e poi gli anni Novanta con l’Acid House, l’Acid Jazz fino ai giorni nostri con riferimenti al teatro, alla moda, alle culture rock, al cinema.
Per informazioni:
www.teatrodellalimonaia.it
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