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Isis: Anonymous prende le distanze dall'ipotesi dell'attentato a Firenze

Un comunicato apparso su Facebook rivela come il gruppo non si riconosca nelle dichiarazioni di "X", mentre anche al questore "la procedura era apparsa subito strana"

/ Redazione
Lun 4 Gennaio, 2016
Anonymous Italia

Decisa presa di distanza di Anonymous riguardo "alle dichiarazioni rilasciate da un membro di nome X", che aveva annunciato un attentato dell'Isis a Firenze sventato dallo stesso gruppo. "Non è stato mai il nostro modus operandi rilasciare dichiarazioni personali", si legge sul profilo Facebook degli hacker, o rivendicare "operazioni non verificate da tutti". "Qualora le informazioni reperite da questo fantomatico fossero state veritiere", seguitano gli hacker, "dovevano finire ai nostri tanto odiati organi di polizia".

Nel proprio profilo Facebook infatti il gruppo di Anonymous Italia ricorda che il loro modo di agire non intende "creare allarmismo generalizzato senza fornire prove concrete di ciò che si intende comunicare. Probabilmente la voglia di comparire e di acquisire fama di questo fantomatico anon è maggiore delle regole di base di Anonymous". Nel post viene inoltre ricordato come Anonymous "non sia un gruppo di intelligence e non si deve sostituire agli organi preposti al controllo e alla vigilanza dell'interesse nazionale e internazionale". "Questo [girare le informazioni agli organi di polizia, n.d.r.] sarebbe stato il modo giusto di comportarsi, seguendo lo spirito che ci ha portato a compiere qualsiasi operazione, ovvero salvaguardare la popolazione dagli abusi", prosegue la nota che si conclude con l'ormai celebre saluto: "Noi siamo Anonymous. Noi siamo Legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci".

Fin dall'inizio "la procedura" messa in campo da chi la sera del 31 dicembre, a poche ore dal concerto in piazza Pitti, aveva annunciato di aver sventato un attentato dell'Isis nel capoluogo toscano era apparsa "strana" alle forze dell'ordine. Lo dice il questore di Firenze, Raffaele Micillo a proposito della presa di distanza di Anonymous Italia rispetto 'alle dichiarazioni rilasciate da X'. Anche il primo annuncio, del 28 dicembre, dove non era indicata la città ma si parlava genericamente di un attentato sventato in Italia, aveva lasciato perplessi i vertici della sicurezza. "Non era una procedura 'regolare' – prosegue il questore Micillo – perché erano anomale tutte le modalità. Ora si tratta di capire chi sia dietro" a un allarme dato a poche ore dalla mezzanotte del 31 dicembre, "anche se le forze dell'ordine sono sempre state presenti e i cittadini non devono cambiare le proprie abitudini o vivere con la paura", conclude il questore. Intanto le indagini avviate già la sera dell'ultimo dell'anno andranno avanti.

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