L'americano Jonathan Stockhammer ha un'inclinazione particolare verso la musica d'oggi e la contaminazione tra generi diversi che l'ha portato a collaborare anche con i jazzisti Chick Corea e Gary Burton. Lilya Zilberstein, cui la vittoria al Concorso “Busoni” di Bolzano nel 1987 ha aperto la via al successo internazionale, è una pianista solidissima, atletica, possente, pura scuola russa.
Insieme eseguiranno il Concerto n.3 di Beethoven, ascoltato per la prima volta a Vienna nel 1803. A Stockhammer spetta poi un'immersione nel folklore dell'Europa orientale, di cui Béla Bartók, ungherese, fu studioso assiduo al punto da aprir la strada alla moderna ricerca etnomusicologica. Inoltre il direttore si confronta con due partiture a tema bellico: la Sinfoniadi Haydn, scritta a fine Settecento per Londra, che deve il suo nomignolo alle fanfare di tromba e al frastuono delle percussioni presenti nell'“Allegretto” centrale; mentre Mauricio Kagel ironizza sull'esasperazione militaristica dei suoi tempi scrivendo marcette che, invece di dar la carica all'esercito, lo distolgono dalla vittoria.
CALENDARIO:
Giovedì 12 marzo, ore 21.00, Firenze, Teatro Verdi
Venerdì 13 marzo, ore 21.00, Livorno, Teatro Goldoni
Sabato 14 marzo, ore 21.00, Figline Valdarno, Teatro Garibaldi