Esce il 14 marzo "Driftwood" il nuovo lavoro dei King of The Opera, un'unica suite di quasi 20 minuti divisa in tre movimenti Colours and Lights, I Remember Something, Counting Shadows, lavoro co-prodotto da Andrea Rovacchi (Julie’s Haircut). Il gruppo presenterà il nuovo disco al Glue di Firenze sabato 15 marzo.
I King of the Opera portano avanti il processo di ricerca già iniziato con “Nothing Outstanding” primo disco per la band che oltre a Alberto Mariotti (voce e chitarra) comprende anche Wassilij Kropotkin (violino, chitarra elettrica, tastiere) e Simone Vassallo (batteria). Noi siamo andati a intervistare Mariotti che con il nome di Samuel Katarro ha vinto il Rock Contest nel 2006 e che ha condiviso il palco con artisti come Patti Smith.
“Driftwood" è una parola che indica tutti quei legnetti che si possono trovare sulla spiaggia, sulla copertina del disco c'è un cavalluccio marino. Come mai trovi-trovate il mare così affascinante?
Alberto Mariotti: Personalmente sono legato a all’elemento acqua sia per motivi astrologici che sportivi ma non so se è esattamente questo che ti interessa! Parlando nello specifico di Driftwood ci siamo semplicemente ispirati all’andamento della musica e al nostro modo di interpretare le varie parti cercando di esasperare certe cose (il movimento delle onde giocando sulle dinamiche ad esempio). Come sempre accade la narrazione è stata concepita successivamente, spesso è l’atmosfera di ogni singola canzone a suggerirmi i testi e non il contrario.
Per quest'ultimo lavoro vi ha aiutato Andrea Rovacchi, com'è stata questa collaborazione, cos'ha dato in più a Driftwood?
Alberto Mariotti: Abbiamo scelto Andrea proprio perchè alcuni passaggi di Driftwood ci ricordavano l’ultimo dei lavoro dei Julie’s Haircut Ashram Equinox. Dal momento che avevamo già lavorato con lui in passato e ci eravamo trovati bene la scelta è stata piuttosto naturale. Andrea ci ha aiutato parecchio per lo sviluppo complessivo della suite, soprattutto per la scelta di determinati suoni e per il lavoro creativo che ha svolto in fase di editing.
Com'è nata l'idea di far uscire adesso questo lavoro che non è proprio un disco, ma neanche un unico singolo, è qualcosa di diverso. Cos'è?
Alberto Mariotti: Driftwood è soprattutto un ‘opera musicale e non un prodotto discografico, sono convinto che le due cose, anche se ormai lo si dà per scontato, non debbano necessariamente coincidere. L’altro motivo riguarda l’idea molto forte che c’è alla base, essendo una suite di 20 minuti con un tema e un’atmosfera molto precisi ci sembrava giusto pubblicarla singolarmente, evitando il rischio di “contaminarla” con elementi estranei.
Sabato 15 marzo – ore 22,30
GLUE – Alternative Concept Space
Ingresso gratuito con tessera Glue/US Affrico
Info www.gluefirenze.com
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