Cultura/ARTICOLO

La 54a Biennale di Venezia sbarca a Prato e Firenze

Vittorio Sgarbi è il curatore delle esposizioni

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
La Biennale di Venezia “sbarca” anche in Toscana, in due luoghi che di per sé rappresentano l’eccellenza artistica: si tratta di Villa Bardini a Firenze e del Museo Pecci di Prato che saranno le due location prestigiose dove si terranno esposizioni specifiche nel segno del “Padiglione Toscana”. L’iniziativa è curata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, presente ieri all’inaugurazione insieme all’assessore Cristina Scaletti, nel corso della presentazione del progetto a Villa Bardini.

“Non può che rallegrarci l’inaugurazione del Padiglione Toscana della 54esima Biennale di Venezia, un’iniziativa di alto profilo culturale e di forte impatto mediatico che siamo certi porterà in Toscana quanto di meglio può arrivare dal mondo della cultura e del turismo – ha detto l’assessore regionale alla cultura - Per questo abbiamo aderito con una forte motivazione e interesse alla formula ideata dal curatore Vittorio Sgarbi che ha radicato a livello nazionale la dimensione della manifestazione veneziana, invitando le Regioni, nell’ambito delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, a farne parte con un progetto specifico. La Toscana diventerà così fino all’autunno una vera e propria sezione distaccata della Biennale di Venezia, utilizzando due sedi prestigiose come il Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato (fino al 18 settembre) e Villa Bardini a Firenze (fino al 9 ottobre)”.

Nel “Project Room” del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato viene ospitata una mostra con le opere di 20 autori, da cui emerge la specificità artistica del territorio toscano: l’attenzione verso il paesaggio e la rielaborazione del linguaggio della tradizione. A Villa Bardini sono in mostra, nel ”Corridoio dei passi perduti” e e anche nei locali del ristorante, della terrazza e del giardino, adibiti a spazi espositivi, le opere di altri 26 artisti, consentendo così una visuale globale e dialettica della creatività contemporanea toscana. “Aderire ad una manifestazione imprescindibile per l’avanguardia artistica contemporanea, quale la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia – ha detto ancora l’assessore Scaletti – è un’occasione unica per dare un’opportunità e una visibilità agli artisti più rappresentativi del nostro territorio, selezionati ed invitati, secondo il taglio curatoriale di Sgarbi, tramite una commissione tecnico-scientifica composta da studiosi e intellettuali, volutamente non critici d’arte. La Regione Toscana lo ha fatto con convinzione”.
Allestita nello spazio delle Project Room, la mostra presenterà i lavori degli artisti: Christian Balzano, Lorenzo Banci, Massimo Barzagli, Chiara Bettazzi, Michele Chiossi, Andrea Garuti, Gumdesign, Yonel Hidalgo Perez, Paolo Maione, Paolo Meoni, Silvio Palladino, Sandro Palmieri, Cristina Pancini, Virginia Panichi, Massimiliano Pelletti, Daniela Perego, Pieralli)(Favi, Marco Signorini, Paolo Ulian. Una rappresentazione eterogenea del panorama artistico toscano da cui emerge lo specifico della regione: l’attenzione verso il paesaggio e la rielaborazione del linguaggio della tradizione.
Fabrizio Corneli interviene al di fuori dagli spazi museali, sulla facciata dello stabilimento industriale Targetti a fronte dell’autostrada (via di Limite 27F, Campi Bisenzio) dove propone il l’installazione solare Augenblick, visibile in condizioni ottimali dalle 11.15 circa alle 11.45 di ogni giorno.

"Tutte le sedi regionali -
ha osservato Sgarbi - sono state recepite con molto consenso". "Qui in Toscana - ha proseguito - devo però fare autocritica. Il Padiglione Toscana è molto interessante, ma non è quello che volevo, nel senso che volevo di più. Vista la limitatezza degli spazi, diversi artisti sono rimasti esclusi. La realtà toscana è molto più ampia". Sgarbi, su questa iniziativa, ha comunque sottolineato "un grande impegno della Regione Toscana" e "anche una riscontrata amicizia mia con il sindaco Renzi e con il vicesindaco Nardella".

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