A seguito del violento terremoto dello scorso 25 aprile, il Ministero degli Affari Esteri si è mosso fin da subito in soccorso della popolazione nepalese, intervenendo attraverso diversi aiuti umanitari.
Un primo provvedimento è stato attuato nelle ore immediatamente successive al disastro, stanziando 300.000 euro in favore della Federazione Internazionale della Croce Rossa per le attività di ricerca e soccorso dei sopravvissuti, la cura dei feriti, la distribuzione di acqua e scorte alimentari e l’accoglimento degli sfollati.
Due giorni dopo, nella giornata del 27 aprile, la Cooperazione Italiana, in collaborazione con la Base Logistica delle Nazioni Unite di Brindisi e con alcune Agenzie specializzate (tra cui PAI, UNICEF e OMS), ha disposto l’invio di un volo umanitario. Partita da Dubai, la spedizione ha portato in Nepal prevalentemente beni di prima necessità: tende, coperte, kit medici, serbatoi d’acqua, materiali per l’impermeabilizzazione degli alloggi provvisori ed un impianto di purificazione. La missione ha coinvolto anche varie organizzazioni di volontariato ed ha richiesto un finanziamento di 100.000 euro.
Un’operazione ripetuta con il volo del 13 maggio, giunto a Kathmandu con 16 tonnellate di materiale dal valore complessivo di circa 160.000 euro. Realizzata insieme all’associazione INTERSOS del Consorzio di ONG italiane “AGIRE”, l’iniziativa si è andata ad aggiungere ad un più ampio pacchetto di interventi includente due ulteriori contributi d’emergenza in direzione di FAO ed OIM. 800.000 euro destinati a consentire il ripristino delle attività agricole nei territori colpiti dalla calamità naturale, nonché a garantire assistenza sanitaria e psicologica alle comunità nepalesi nei campi di accoglienza.
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