Cultura/ARTICOLO

La Domus Mazziniana di Pisa torna a splendere

Inaugurata alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
biblioteca della Domus Mazziniana
Il 20 ottobre è stata inaugurata il recupero ed il riadeguamento funzionale della Domus Mazziniana di Pisa (via Mazzini, 71) alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano.

L'Iniziativa rientra nel progetto "I Luoghi della Memoria" finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito delle Celebrazioni del 150 anniversario dell'Unità d'Italia. I lavori sono stati coordinati dall'Unità Tecnica di Missione per i 150 Anni dell'Unità d'Italia.

Sono conclusi gli interventi di restauro della Domus Mazziniana, ora reintitolata Memoriale Mazzini, la casa dove Giuseppe Mazzini spirò il 10 marzo 1872. L'edificio venne donato allo Stato dalla famiglia Nathan Rosselli. Gravemente danneggiata durante il bombardamento del 31 agosto 1943, la Domus venne ricostruita nel dopoguerra. Ad inaugurarla nel 1952 fu l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Questo necessario intervento la ripropone, oltre che come centro di studi mazziniani, anche come un suggestivo Memoriale per chiunque voglia meglio conoscere Mazzini e il Risorgimento.

L'intervento, coordinato dall'Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del 150 dell'Unità d'Italia, ha coinvolto l'intera Domus Mazziniana dandole un nuovo volto. A partire dalla facciata esterna, sulla quale sarà inciso il testo del Giuramento della Giovine Italia, che sarà visibile anche dall'esterno.

Superato l'ingresso posto sull'altro fronte il visitatore viene accolto dal nuovo memoriale su Giuseppe Mazzini che al primo livello dell'edificio ospita l'attività di Mazzini fino al 1837, i personaggi principali della vita di Mazzini, l'attività della Giovine Italia, la mappa dell'azione mazziniana. Questi contenuti sono illustrati anche attraverso installazioni multimediali, documentari, film d'autore.

Spostandosi al secondo livello si entra nella vita intellettuale di Mazzini a Londra, e nelle cinque fasi principali della sua attività dal 1837 al 1870: 1848 La Rivoluzione Nazionale, 1850 La Riorganizzazione Mazziniana, 1860 Mazzini e i Mille, 1861 I Doveri dell'uomo, 1870 Roma Capitale. Anche questi contenuti sono ampliamente illustrati da filmati e postazioni interattive.

A conclusione del percorso il manoscritto originale del Giuramento della Giovine Italia nel luogo sacrale della stanza dove morì Mazzini. A congiungere i due livelli è la Scala Ellittica con una voce narrante che recita brani delle note autobiografiche di Mazzini.

"Il Museo ha come obiettivo quello di narrare la figura di Mazzini nella sua complessità di uomo politico e artistico, con intento didattico e divulgativo", afferma Paolo Peluffo, Consulente del Presidente del Consiglio dei Ministri per il 150 Dell'Unità d'Italia e "anima" di questo progetto.

La Domus ospita, insieme al percorso museografico del Memoriale, una Biblioteca specializzata ricca di oltre 40.000 volumi di storia politica ed istituzionale d'Italia e d'Europa, unica per la amplissima documentazione di pubblicistica politica, culturale e documentaria di area repubblicana e democratica: articoli di giornali e riviste, opuscoli di varia origine, manifesti, numeri unici, materiale non sempre facilmente reperibile nelle grandi biblioteche. I fondi più significativi, frutti di donazioni, distinti nella catalogazione e in qualche caso costituenti ancora una unità anche nella collocazione, sono quelli dell'Università popolare di Pisa, di Vittorio Parmentola, di Renato Carmignani, di Amedeo Piraino, dell'Istituto per la Storia del Movimento Repubblicano. Di particolare rilievo sono la Fototeca, con circa 3000 pezzi, e la raccolta delle riviste, per larga parte consistente nella ricca collezione Piraino, incentrata sui periodici dell'Estrema Sinistra ottocentesca.

Non meno importante l'Archivio che ospita fondi documentari di alcuni dei più importanti esponenti della tradizione mazziniana e repubblicana italiana, per un totale di diverse migliaia di pezzi. Tra i fondi più significativi, oltre alla documentazione riguardante Giuseppe Mazzini e la famiglia Nathan-Rosselli, quelli inerenti Giuseppe Dolfi, Arcangelo Ghisleri e Oliviero Zuccarini. Presso l'Istituto è depositato inoltre una risorsa unica per la storia delle istituzioni educative: l'archivio storico (1836-1970) dell'asilo infantile "Fassi-Calandrini" di Pisa. Di particolare interesse sono poi la Cartoteca, che conserva le mappe appartenute a Mazzini, ed i fondi Manifesti e Proclami e Cartoline e Stampe.

Il recupero dei luoghi simbolo dell'Unità nazionale prosegue a Pisa con il restauro di due monumenti particolarmente importanti per la città: il monumento a Giuseppe Garibaldi collocato nell'omonima piazza e il monumento celebrativo agli Studenti caduti a Curtatone e Montanara sito nel cortile del Palazzo della Sapienza a Pisa: restauri che verranno inaugurati anch'essi giovedì 20 ottobre.