Cultura/ARTICOLO

La geografia dell'anima negli scatti di Capalbiofotografia

Dal 23 aprile al 5 maggio si apre in Maremma il festival che si propone anche come laboratorio artistico

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Paolo Woods – Capalbio Fotografia
Sarà la geografia il fil rouge della terza edizione del festival PhC Capalbiofotografia, in programma dal 23 aprile al 5 maggio presso l’associazione Il Frantoio a Capalbio.
Il tema ‘Personal Geography’ sottolinea l'attaccamento della kermesse al suo territorio e al tempo stesso la capacità d'essere un laboratorio di altissima ricerca artistica.
Nella definizione di geografie personali la fotografia è un mezzo privilegiato, le geografie si definiscono con gli occhi, e la fotografia è il mezzo più diretto per archiviare queste visioni.
Il suo compito diventa sempre più quello di documentare mappature personali, in equilibri tra grandi e piccole aree, confini storici e intimi, e talvolta evocazioni della presenza umana.
Superato il novecento, secolo dove si è completata l’esplorazione del pianeta e la sua mappatura topografica, oggi molti artisti e fotografi lavorano alla costruzione di un rapporto diretto con la terra, elaborano geografie personali, e la fotografia è spesso il mezzo prescelto per questi studi.

La mostra principale del festival sarà la collettiva ‘Personal Geography’ con nove fotografi, quattro stranieri (David Farrell, Pieter Hugo, Pablo Lopez Luz e Guy Tillim) e cinque italiani (Antonio Biasiucci, Pier Giorgio Branzi, Marco Delogu, Paolo Woods e il duo Gioberto Noro).
Il tema delle mostre, riassunto in “Personal Geography”, è infatti la costruzione di un rapporto diretto con la terra: conclusa la mappatura topografica del pianeta con le grandi esplorazioni del Novecento, raccontare la geografia significa sostituire i confini reali oggettivi con quelli intimi e personali.
E le immagini fotografiche sono il mezzo più adatto a comunicare questa dimensione, fatta di visioni.
Alcune delle immagini saranno esposte contemporaneamente al Museo della Fotografia di Mosca (Branzi e Delogu), alla galleria Magazzino di Roma (Biasiucci) e al Victoria&Albert Museum di Londra (Hugo e Tillim).


intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.