Finalmente qualcosa di concreto sul futuro delle acciaierie Lucchini di Piombino. Il comitato di sorveglianza, infatti, ha deciso. E lo ha fatto anche in fretta. In una brevissima riunione ha dato il via libera al preliminare di vendita al gruppo algerino Cevital. Esce di scena la multinazione indiana Jsw Steel guidata da Jindal.
"L'offerta presenta condizioni più vantaggiose di quella concorrente - dice il comunicato ufficiale della Lucchini - sia per gli interessi dei creditori sia per le ricadute sociale del piano industriale, che prevede a regime l'occupazione di tutto il personale col rilancio della produzione di acciaio".
Ovvero. Quasi 2.200 lavoratori, con 7-800 subito reimpiegati e gli altri con contratti di solidarietà, mentre si aspettano i due forni elettrici che Cevital pensa di realizzare in 18 mesi e in due anni.
Era chiaro che Cevital aveva una carta in più da giocare nella partita Lucchini. In un mese e mezzo ha formalizzato la proposta che comprende l'acquisizione della quasi totalità delle aree, della Vertek e del 69 per cento delle quote Gsi, la realizzazione di due forni elettrici, oltre all'acquisto dei tre laminatoi. C'è anche il progetto di creare un polo dell'agroalimentare nelle aree da bonificare.
Dal punto di vista procedurale ora tocca al ministro Federica Guidi dare l'ok definitivo alla firma del preliminare.