Cultura/ARTICOLO

La miglior libreria d’Italia? È la Cuccumeo di Firenze

Il Pisa Book Festival ha assegnato il Premio Montescudaio allo spazio dedicato alla letteratura per ragazzi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
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Si definisce una “libreria per ragazzi non vietata agli adulti” e ora è anche la migliore libreria indipendente d’Italia: è la Cuccumeo di Firenze, aperta nel marzo del 2011 da tre socie con la passione per la lettura. Il Pisa Book Festival infatti ha assegnato al loro spazio di Via Meyer numero 11 il Premio Montescudaio – Elisabetta Sandri, l'unico nel nostro paese dedicato ai librai indipendenti che danno spazio e visibilità ai piccoli editori.

Un riconoscimento importante per una piccola ma vivace realtà fiorentina
che arriva in un momento delicato per la città, che in questi giorni assiste alla chiusura tra mille polemiche della storica (e amata) Libreria Edison di Piazza della Repubblica. Ben venga quindi il premio per la Cuccumeo, nata dalla fusione di tre diverse esperienze lavorative: l’editor Teresa Porcella, la storica dell'arte Bianca Belardinelli e la cantante lirica Elena Calvini.
“Abbiamo lavorato per garantire una presenza consistente dei piccoli editori indipendenti accanto ai grandi marchi, – spiegano le tre libraie - andando a pescare spesso anche i fuori catalogo di pregio e qualche edizione rara, oltre che titoli in lingue straniere. L’obiettivo è di offrire ai nostri clienti la possibilità di trovare non solo ciò vogliono, ma anche ciò che ancora non sanno di volere”.

Hanno vinto il Premio Montescudaio non solo per il loro spirito imprenditoriale ma anche per la loro forte vena creativa, che rende la Cuccumeo un luogo dove genitori e figli possono condividere il piacere della lettura. Nella libreria inoltre si svolgono anche letture animate, corsi di formazione, incontri con autori e illustratori e persino feste di compleanno di piccoli lettori. “La giuria, dunque, ha voluto premiare la passione e la professionalità delle tre libraie – spiega la direttrice del Pisa Book Festival, Lucia Della Porta – che credono che una libreria non sia un semplice negozio di libri, ma un centro culturale per il quartiere e la città intera”.