L'ironia graffiante di Marco Dambrosio, in arte Makkox, in mostra al Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi (Lucca). 'La fine è vicina' questo il titolo dell'esposizione, in calendario fino al 30 marzo, che raccoglie duecento disegni satirici che non risparmiano nessuno, da Berlusconi a Monti, da Letta a Renzi. Disegni acidi, cattivi e pungenti, spiegano gli organizzatori, come quelli che Makkox propone durante la trasmissione 'Gazebo' su Rai3.
''Le armi del ridicolo e dell'ironia - scrivono nel catalogo della mostra i direttori artistici Cinzia Bibolotti e Franco Calotti - trovano solitamente espressione nei periodi più critici della storia italiana e Makkox è sicuramente il cantore più rappresentativo di questo nostro tempo decadente. Le sue strisce politiche e satiriche, poetiche e psicologiche, svelano un autore lucido e divertente, che denuncia e deride le storture e le contraddizioni dei protagonisti della scena politica e sociale italiana".
"Makkox - continuano Bibolotti e Calotti - è anche un innovatore del segno e del linguaggio: ha inventato il formato della striscia a scorrimento verticale, ideale per la fruizione via web del fumetto, con geroglifici di parole che circondano i personaggi. Parole che sgorgano fluide nelle sue tavole, creando una sorta di realtà suonata a ritmo veloce, una realtà spezzata, frammentata, come nel montaggio di un film, o nelle canzoni rap. Il linguaggio è sempre colloquiale, in una sorta di dialogo con un immaginario lettore, arricchito spesso dall'uso della trascrizione fonetica delle parole. A noi Makkox piace molto per tutti questi motivi e anche perché ci ricorda la ribellione raffinata della grande stagione satirica americana, capitanata da Al Capp, con le acrobazie lessicali dei personaggi della striscia di Li'l Abner, e Jules Feiffer, con i monologhi dei suoi sofisticati personaggi''.