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La Pergola diventa "aula" per il Meeting delle Accademie Teatrali Europee

Nel teatro fiorentino dal 4 al 9 luglio seminari, conferenze, workshop e spettacoli sui metodi delle pedagogie teatrali insegnati nelle più importanti accademie d’Europa

/ Redazione
Lun 29 Giugno, 2015

Una preziosa occasione di apprendimento, crescita, scambio e confronto per studenti e professori di teatro, ma anche un importante appuntamento per tutti gli appassionati. È la prima edizione di META – Meeting of European Theatre Academies che si articolerà in conferenze di approfondimento teoriche sulle problematiche delle metodologie teatrali e in workshop pratici dove gli allievi di Inghilterra, Germania, Francia e Italia lavoreranno insieme, sotto l’attenta guida dei docenti, per sperimentare lo stato dell’arte della pedagogia teatrale europea.

Dal 4 al 9 luglio il Teatro della Pergola sarà l’aula scolastica in cui insegneranno personalità d’eccezione: Edward Kemp, direttore della RADA – Accademia Reale d’Arte Drammatica di Londra, con Joe Windley docente di tecnica vocale, Harry Fuhrmann e Michael Keller esponenti del ‘Bertolt Brecht’s Method’ dell’Accademia d’Arte Drammatica ‘Ernst Busch’ di Berlino, Pascale e François Lecoq, figli del grande attore e mimo Jacques Lecoq e insegnanti alla Scuola Internazionale di Teatro di Parigi a lui intitolata, come anche Carlos Garcìa Estévez. Gianluca Iumiento, direttore del dipartimento di recitazione della KHIO – Accademia d’Arte Drammatica di Oslo, e Pietro Bartolini, direttore dell’Accademia Teatrale di Firenze, faranno il punto sugli ultimi sviluppi della ricerca nel campo dell'insegnamento dell’arte interpretativa.

Dopo la sessione di seminari, workshop e conferenze, la sera, alle 20.45, ogni accademia porterà sul palco della Pergola uno spettacolo realizzato con i propri giovani attori, nella loro lingua d’origine.

Lunedì 6 luglio l’Accademia Teatrale di Firenze presenta Goldoni, creato appositamente per il Meeting. Estratti delle Memorie e da altre opere di Goldoni serviranno a evidenziare gli aspetti fondamentali della recitazione tradizionale italiana, dalla Commedia dell’Arte fino alla ‘riforma’ attuata dal grande autore veneziano.

Martedì 7 luglio sarà la volta della ‘Ernst Busch’ di Berlino con Philoktet di Heiner Müller (in tedesco). La guerra di Troia non è ancora conclusa, dopo quasi dieci anni e innumerevoli vittime. La sola speranza per i greci di vincere è ritrovare il famoso arco di Filottete, che non manca mai il bersaglio. Filottete, infatti, non è mai arrivato a Troia: durante lo scalo a Tenedo, fu morso a un piede da una vipera nel corso di un sacrificio. La ferita diventò ben presto così infetta da emanare un puzzo insopportabile e Ulisse convinse gli altri capi ad abbandonarlo a Lemno, allorché la flotta passò vicina a questa isola. Ora, Neottolemo e lo stesso Odisseo vengono incaricati di recuperarlo: il primo si fingerà nemico del secondo per conquistarsi la fiducia di Filottete e rubargli il prodigioso arco. Heiner Müller mostra, con drammatica chiarezza, tre punti di vista politici contrastanti: i tre eroi greci rappresentano gli archetipi del ‘funzionario’, del ‘moralista’ e dell’ ‘uomo vulnerabile’. I bisogni dell’individuo sono in contrasto con le esigenze del bene comune. In questa guerra di visioni del mondo contrastanti non esiste una soluzione, per questo anche la più docile delle creature può ricorrere alla violenza.

Voyage à travers une pédagogie (in francese), mercoledì 8 luglio, sarà lo spettacolo della Scuola Internazionale di Teatro di Parigi, un viaggio attraverso la pedagogia di Jaques Lecoq. Studenti provenienti da Australia, Francia, Canada, Italia, Inghilterra, Spagna e Norvegia, si esibiranno, utilizzando il corpo come loro lingua principale, enfatizzando la sua importanza nel contesto drammaturgico, anche con l’aiuto di alcune maschere.

Gli ultimi a salire sul palco della Pergola saranno gli allievi della RADA – Accademia Reale d’Arte Drammatica di Londra, giovedì 9 luglio, con un testo di Racine tradotto in inglese dal direttore dell’Accademia Edward Kemp, Andromache. Racine lo scrive a soli 27 anni: il suo avvento è una novità radicale nella drammaturgia del Seicento, il suo stile puro e intenso al tempo stesso definirà la cultura francese per secoli.

Per accedere agli incontri e agli spettacoli i posti sono limitati, occorre registrarsi mandando una mail a ludovica.accademia@virgilio.it.

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