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La Regione interessata a quote dell'Aeroporto di Firenze

La giunta ha proposto una procedura più snella per acquisire quote azionarie

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
La Regione è pronta ad acquistare quote del pacchetto azionario della società che gestisce l'aeroporto di Firenze. «Siamo interessati e disponibili», dice il presidente della Toscana Enrico Rossi, nel corso del consueto briefing settimanale con i giornalisti. «Certo – prosegue e spiega – per comprare c'è bisogno che qualcuno venda». Le azioni vanno cercate sul mercato. Ma l'indirizzo è chiaro e per rendere l'operazione più semplice la giunta ha approvato giusto ieri un emendamento alla legge finanziaria che permette una procedura più snella e veloce: la giunta propone e il Consiglio delibera, senza aspettare la modifica degli strumenti di programmazione.
Del resto Rossi sulla questione degli aeroporti ha già le idee abbastanza chiare. «In certi servizi è bene che il pubblico sia presente», sottolinea. La Regione detiene già il 16,9 per cento dell'aeroporto di Pisa. Ha il 7,1 per cento dello società che gestisce lo scalo della Maremma e oltre il 70% di Alatoscana, la società dell'aeroporto elbano. «Entrare anche in Adf (la società dell'aeroporto fiorentino ndr) – spiega Rossi – potrebbe aiutare il processo di integrazione tra i due scali. E' una scelta strategica per lo sviluppo della Toscana e sono convinto che le debolezza di Pisa e Firenze, se i due scali si integreranno, potranno diventare altrettanti punti di forza e diventare così il terzo polo in Italia».

Un'autorità per i porti commerciali toscani
Dagli aeroporti ai porti. «Troppi poteri frammentati: il sistema di gestione dei porti commerciali toscani non sempre ha funzionato nel modo migliore – spiega Rossi - E per questa abbiamo deciso di cambiare». Il presidente ha approfittato del briefiing di oggi per ricordare anche la proposta di legge approvata ieri dalla giunta e che istituisce una nuova autorità portuale per i porti regionali non di interesse nazionale: ovvero Viareggio, Porto Santo Stefano, Giglio e Marina di Campo.
L'Autorità assumerà tutte le funzioni di pianificazione, programmazione, progettazione e realizzazione degli interventi pubblici nonché di rilascio e gestione delle concessioni demaniali. «Poteri e competenze – spiega Rossi – ora divise tra Comuni, Province, Capitanerie di porto e società che hanno in gestione le banchine».
«Con questa nuova autorità vogliamo rilanciare lo sviluppo e l'attività dei quattro scali. Ma non spenderemo un euro in più di oggi», mette le mani avanti Rossi. «Utilizzeremo infatti sedi region ali e personale già assunto». Avrà una sede a Viareggio, che dei quattro porti è il più importante, e un'altra a Livorno.


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