Cultura/ARTICOLO

La Toscana industriale a Venezia "Acciao" selezionato al Festival

Il film girato a Piombino è tratto dal best seller di Silvia Avallone

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
Acciaio
La Toscana delle fabbriche, degli operai, del duro lavoro e dei desolati quartieri alveare, è raccontata nel film “Acciaio”, di Stefano Mordini, ambientato a Piombino, selezionato nel programma delle “Giornate degli Autori”, organizzate come di consueto da Anac e 100Autori, al prossimo Festival di Venezia.
Un film che parla attraverso gli occhi di due giovani adolescenti, in lotta per la realizzazione di desideri semplici, quanto difficili da raggiungere: amore, indipendenza, realizzazione.

“Acciaio”, vincitore del Fondo Cinema della Regione Toscana, è la trasposizione dell'omonimo romanzo di Silvia Avallone, libro vincitore del Premio Campiello Opera Prima, arrivato secondo al Premo Strega 2010. Il film è interpretato da due esordienti, Matilde Giannini e Anna Bellezza, e dagli attori Michele Riondino (volto in tv del giovane Commissario Montalbano) e Vittoria Puccini.

“Il produttore Carlo degli Esposti mi ha proposto il progetto sapendo del mio interesse per temi come il lavoro, le aree di provincia, anche perché sono anch'io 'un figlio della fabbrica', mio padre era fabbro ferroviere” – ha spiegato Mordini alla presentazione a Roma del programma delle Giornate degli Autori. Un regista che ha già al suo attivo alcuni bei documentari, qui al suo secondo lungometraggio di fiction dopo “Provincia meccanica” del 2005. “Non è facile fare l'adattamento di un romanzo così famoso – afferma ancora Mordini. Molto si deve lasciare fuori. Per questo con la coautrice della sceneggiatura Giulia Calenda, abbiamo radicalizzato il racconto dei personaggi, seguendoli da vicino".

Silvia Avallone ha messo a disposizione del film tutto il materiale che aveva e a Piombino ha accompagnato la troupe alla scoperta di luoghi, strade e persone, anche se non è mai intervenuta in fase di ripresa, lasciando libero il regista di interpretare a suo modo la storia.

Grande attesa a Piombino e in Toscana per l'uscita del film nelle sale, anche se non sono mancate alcune polemiche che hanno accompagnato le riprese, per l'immagine di degrado della città che il film potrebbe dare al pubblico. Un rischio minimo, considerata l'alta frequentazione di turisti italiani e stranieri in quel tratto di costa. La visione poetica della scrittrice, trasposta nel film, sarà certamente colta dal pubblico nella sua valenza artistica, anche se ispirata ad una realtà, quella delle acciaierie, che fa parte della vita economica e sociale di Piombino.

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