Made in Toscana/ARTICOLO

La Toscana parla high-tech 1300 imprese di successo

In crescita l'occupazione

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Biorobotica
Oltre 1.300 imprese, per 32.818 addetti e un fatturato complessivo di oltre 8 miliardi di euro nel 2011. Questo il quadro delle imprese high-tech in Toscana, disegnato dall’Osservatorio, giunto al suo terzo anno di analisi e presentato questa mattina da Unioncamere Toscana e dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il 62,3% delle aziende toscane ad alta tecnologia sono micro imprese (meno di 9 addetti), ma la maggior parte dell’occupazione (68%) e del fatturato (87,4%) è generata dalle medie e grandi aziende.
“E’ un risultato che ci conforta nello sforzo per sostenere la propensione alla ricerca e all’innovazione del nostro sistema produttivo- ha commentato  l’assessore alle attività produttive della Regione, Gianfranco Simoncini - quella dell’innovazione è una sfida ineludibile, un passaggio obbligato per la crescita economica e sociale della Toscana. Il sistema toscano dell’innovazione vede, nella nostra regione, la convivenza di alcune eccellenze scientifiche di livello internazionale con tante piccole e piccolissime realtà, sia nei settori del made in Italy che in quelli, di punta, dell’hi-tech. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare queste realtà favorendone, tramite l’innovazione e il trasferimento tecnologico, un riposizionamento competitivo sui mercati”.

A livello territoriale, il 33% delle aziende high-tech si concentra in provincia di Firenze, occupa il 32% degli addetti e produce il 30% del fatturato complessivo. La provincia di Pisa è la seconda per numero di imprese e per numero di addetti. Rilevante inoltre anche il peso della provincia di Siena in termini di addetti (14%), grazie alla presenza di alcune grandi imprese del settore del life sciences.
Particolarmente consistente, infine, il ruolo delle imprese della provincia di Arezzo (7% del totale delle imprese e 8% dell’occupazione) che influiscono per il 25% sul fatturato complessivo, qualificando il territorio aretino come la seconda provincia toscana per ricavi generati nei settori ad alta tecnologia.
Le medio-grandi imprese high-tech toscane, ovvero le aziende con più di 50 addetti, sono l’8,4% del totale e si trovano prevalentemente nelle province di Siena (dove incidono per il 14,4%), Arezzo (12,2%) e Lucca (11,8%).
Il 21% appartiene al settore life sciences, stessa quota all’ICT, ed il 20% alla meccanica avanzata.

A fianco di questi dati è stata realizzata una indagine su 1.564 imprese toscane, di cui 935 imprese ad alta tecnologia, distinte fra “high-tech gold” (60,8%) – con una elevata propensione all’innovazione ed un alto sviluppo di competenze (umane e finanziarie) in ricerca e sviluppo – e “high-tech silver” (39,1%), che mostrano una elevata propensione all’innovazione ma una relativamente bassa tendenza, rispetto alle precedenti, a sviluppare competenze in ricerca e sviluppo. L’indagine ha rivelato come le imprese “gold” siano mediamente più piccole delle “silver”, ma occupino una quota più elevata di addetti impegnati in attività di ricerca e sviluppo e di addetti laureati in materie tecnico-scientifiche. L’occupazione dedita alla ricerca è prevalente nel settore ICT, seguito da meccanica avanzata, elettronica ed ottica, e gli addetti qualificati sono particolarmente presenti soprattutto nelle life sciences.

Nel 2009-2011 l’occupazione delle imprese high-tech continua a crescere, passando da una relativa stabilità nel periodo 2009-2010 (+0,4%) al +1,7% del 2011, con performances migliori delle medio grandi imprese rispetto alle micro. L’andamento del fatturato conferma le migliori performance delle aziende high-tech “gold”: +7,8% nel 2011 e una previsione di aumento del 3% per il 2012. Le imprese high-tech “gold”, inoltre, si distinguono per la consistenza di scambi commerciali con l’Europa e con i Paesi extra-europei, oltre che per gli ingenti investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

Venendo ad una analisi per settori, quello delle life sciences emerge come l’ambito tecnologico toscano in cui è presente il maggior numero di addetti (circa 7.800) e di fatturato generato nell’anno 2011 (2,5 miliardi di euro) sebbene, per consistenza, si qualifichi come il terzo settore per numero di imprese ad alta tecnologia.

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