Una giornata di studio su “Chiusi e la Val di Chiana nell’Unità d’Italia” è stata organizzata dal Comune per sabato 19 marzo, dalle ore 15.30 nella sala conferenze San Francesco. L’iniziativa è una straordinaria occasione di riflessione e conoscenza di quel periodo di passaggio per la società e l’economia locale, prima e dopo la caduta del confine del Granducato di Toscana, e l’annessione al Piemonte. Previsti il saluto del vicesindaco Fausto Bardini e l’introduzione di Andrea Possieri. Quindi, l’intervento di Monica Salvini, sulla salvaguardia beni archeologici, in attesa di celebrare, il prossimo 21 agosto, i 150 dall’istituzione del museo nazionale archeologico.
A seguire interverrà Giulio Paolucci sul contributo della Collezione Bonci-Casuccini di Chiusi per l'unità d'Italia, quindi Enrico Barni sulle vicende belliche e politiche tra il 1848 e il 1849.
Particolarmente attesa la relazione di Roberto Sanchini, cultore della storia locale, dopo una ricerca realizzata in collaborazione con Silvì Fuschiotto, Fausto Lottarini e Giovanni Mignoni. Il tema è: "Dalla vendita delle fattorie granducali alle ripetute manomissioni dell'argine separatore. Riflessioni sul trapasso dagli Stati preunitari al Regno d'Italia in Val di Chiana".
Infine, interverranno Sara Biscaro Parrini sull’istruzione a Chiusi dalla Restaurazione all'Italia unita e Maria Vera Cresti sulla "Costruzione della memoria: scultura celebrativa dal Risorgimento alla Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Chiusi, Cetona e Sarteano".
Con questa iniziativa, Chiusi continua le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Una ricorrenza sottolineata da varie iniziative sul fronte della cultura, con le aperture straordinarie dei musei e della biblioteca comunale. Una sensibilità dimostrata anche dai manifesti sui 150 anni di capolavori della letteratura italiana, con un elenco analitico dei libri più belli e dei premi Nobel. E chi passeggia per le vie di Chiusi può osservare la mostra itinerante e diffusa lungo le vie, con pannelli esplicativi sui personaggi e gli eventi del Risorgimento attraverso l’intitolazione delle strade.