È un esperimento unico in Italia e uno dei primi in Europa quello lanciato dalla Regione Toscana con il bando per l’agricoltura sociale: la sfida era dare un’opportunità di lavoro a chi soffre di disabilità ed è stata vinta. I risultati della prima edizione dell’iniziativa raccontano un vero e proprio successo: la Regione finanzierà tutte le 131 domande arrivate con un contributo di 2 milioni di euro e in totale saranno 356 i disabili che lavoreranno nelle campagne toscane.
Tutti loro riceveranno un rimborso che comprende l’attrezzatura necessaria e un sostengo economico che andrà dai 100 ai 400 euro mensili, in base alle ore effettive, che variano dalle 2 alle 6 al giorno, per 2-5 volte alla settimana. “La caratteristica che ci rende unici in Europa è che il contributo non viene erogato alle aziende perché assumano la persona con disabilità, noi lo diamo direttamente all’interessato” spiega l’assessore all’agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, che oggi presentando i risultati del progetto ha ribadito con decisione che “non si tratta di una misura assistenzialistica ma di un vero inserimento lavorativo”.
Per molti dei 356 vincitori del bando infatti si tratta della prima possibilità di accedere al mondo del lavoro: la maggior parte di loro soffre di malattie di carattere psichiatrico (236) o ha problemi di autismo (44), patologie che rendono difficile una prospettiva occupazionale. Ad accoglierli saranno 51 aziende, che hanno proposto alla Regione progetti specifici per l’inserimento dei disabili: tra loro ci sono anche 12 ragazzi ancora minorenni ma anche 41 persone che hanno superato i 50 anni. A coltivare le vigne e i campi saranno anche 45 persone con problemi di tossicodipendenza e 15 che hanno scontato un periodo di carcere.
“Questo bando è una forma di attuazione della nostra Costituzione – ha sottolineato il consulente della Regione Massimo Toschi – che garantisce per i disabili il diritto alla salute e al lavoro: l’Italia sarà un paese civile quando investirà sulle loro necessità invece di tagliare i fondi disponibili”.