Made in Toscana/ARTICOLO

L'agricoltura toscana regge la crisi Cresce l'export di qualità

Nel 2012 la produzione è rimasta stabile e sono aumentate le esportazioni del 3% ma l'occupazione è in calo

/ Redazione
Ven 28 Marzo, 2014

L’agricoltura toscana regge ai colpi della crisi: nel 2012 il valore della produzione agricola è rimasto stabile (1.836 milioni di euro a prezzi correnti), grazie alla tenuta delle produzioni vegetali e al rialzo delle produzioni animali (+6%). Questa la fotografia scattata dal rapporto Irpet sul sitema rurale toscano, che è stato presentato oggi a Firenze.

A trainare è la crescita dell’export del 3%, dovuta soprattutto all’olio e al vino di alta qualità, ma nonostante questo l'occupazione è calata di quasi l'8% (i quasi 50 mila occupati sono il 3% del totale regionale), mentre la domanda di credito è cresciuta del 7%.
La tenuta delle produzioni vegetali compensa le flessioni di silvicoltura (-3%) e pesca (-17%): le coltivazioni legnose e vitivinicole rappresentano il 70% del valore della produzione. Il 78% delle aziende agricole fa vendita diretta, e il 20% produce prodotti a denominazione d'origine, mentre solo il 5% della superficie agricola ospita coltivazioni biologiche.

"Il mondo agricolo e agroindustriale può raddoppiare il proprio contributo al Pil toscano, e quindi dobbiamo contribuire a togliere lacci e lacciuoli a cominciare da tutte quelle norme pensate ritenendo l'agricoltura settore marginale e inesistente" ha commentato l’assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, presentando il rapporto Irpet. Secondo Salvadori bisogna agire "sull'urbanistica, sulle leggi legate al paesaggio, sulle attività collegate all'igiene pubblica, su tutto quanto in questo momento è sovrabbondante e inutile".

L'assessore ha posto l'accendo sull'indirizzo dei fondi europei a partire da ottobre 2014 "in relazione al mantenimento degli impegni di filiera", e per "l'inserimento di giovani agricoltori all'interno del settore", oltre alla necessità di "un credito a sostegno" delle imprese agricole, "tema su cui ci misureremo non solo con le banche, ma con l'intero sistema finanziario".