Mani esili o possenti, mani fiere, vigorose, mani che rendono omaggio a quell'armoniosa catena di gesti di cui è fatto l'universo comunicativo di un sordo. Sono le mani scolpite o dipinte di Paul Johnston, tra i più interessanti artisti sordi del panorama internazionale che, giovedì 14 aprile, sarà il protagonista di “StARTers – assaggi d'arte”, il calendario di chiacchierate con artisti internazionali promosso dal Siena Art Institute (ore 18.30, Siena School for Liberal Arts, via Tommaso Pendola, 37 – ingresso libero).
Per la prima volta in Italia, Johnston racconterà il suo percorso di artista sordo proponendo una riflessione sull'arte e sul suo potere di raccontare la sordità dal titolo “The HANDscape journey in the EYEscape world. La percezione sensoriale dell'arte: racconti e riflessioni di un artista sordo”. Lo spunto sarà il progetto De'VIA - Deaf View/Image Art -, di cui sul finire degli anni '80 è stato tra i fondatori alla Gallaudet University di Washington DC, unico ateneo al mondo ad avere programmi di studio specifici per studenti sordi: obiettivo del progetto, raccontare le peculiarità dell'arte sorda e far riflettere sul contributo che l'arte può dare alla comprensione del mondo interiore dei sordi.
“C'è differenza – si legge nel manifesto del progetto De'VIA – tra un artista sordo e un artista sordo che si riconosce in De'VIA: il primo segue gli stessi standard degli artisti udenti, il secondo fa scelte espressive molto peculiari, con il preciso intento di raccontare, attraverso l'arte, il proprio universo fisico ed emotivo di sordo: colori molto forti, contrasti marcati, una particolare enfasi sugli elementi facciali che giocano un ruolo determinante nella comunicazione di un sordo, come gli occhi, le orecchie, le mani”.
Proprio le mani sono il principale oggetto di indagine di Johnston, che le ritrae nella loro duplice valenza di strumento comunicativo e veicolo di creazione artistica.
“Adoro le mani – spiega Johnston - la forza espressiva della lingua dei segni e, in generale, del linguaggio gestuale. Se la gestualità è armoniosa, piena, poetica, il piacere che un sordo ne ricava è identico a quello che proverebbe un udente ascoltando della buona musica. Lo stesso piacere che scaturisce dalla visione di una bella foto, un quadro, un disegno o una scultura. E' proprio questo appagamento estetico, che si realizza attraverso la vista, il tatto, la gestualità e le arti visive, che cerco di raccontare attraverso la mia arte”.
“Siamo lieti di ospitare questo straordinario artista – dice Miriam Grottanelli, direttore del Siena Art Institute – che per la prima volta ha scelto di raccontare in Italia il suo particolarissimo percorso, così intimamente legato alla sua condizione di sordo, e che per tutto il mese di aprile sarà ospite del Siena Art Institute come resident artist”.
Durante la sua presentazione Paul Johnston, che si esprime in ASL (lingua dei segni americana), verrà tradotto per il pubblico in lingua inglese.
Nel mese di aprile, “StARTers” proseguirà il 19 con l’artista Suzanne Silver, protagonista di una conversazione dal titolo “Broken English”, che attraverso installazioni multimediali cercherà di far riflettere sul costante evolversi e sugli utilizzi non convenzionali del linguaggio come esempi di creatività e inventiva. Chiuderà la serie di incontri di aprile il pittore senese Alessandro Grazi con “For me: Buchi di Emozione” in programma il 28.
Tutti gli appuntamenti, ad ingresso libero e gratuito, saranno completamente accessibili ai sordi grazie ad un servizio di interpretariato in LIS (per le conversazioni in italiano) e in ASL (per quelle in inglese).
Maggiori informazioni su www.sienaart.org
Paul Johnston
Docente d'arte alla Gallaudet University di Washington DC, unico ateneo al mondo ad avere programmi specifici per sordi, Paul Johnston si è diplomato in design di arredamento e lavorazione del legno all'Institute of Technology di Rochester e ha conseguito un Master e un Dottorato in Arte all'Università della Pennsylvania. I suoi lavori sono stati esposti a Londra, Stoccolma, Berlino, New York, Chicago, Boston, Miami, Seattle, Los Angeles e Cincinnati. Fin dai suoi esordi come artista, è stato un fautore dell'arte come strumento per raccontare il mondo interiore dei sordi, principio intorno al quale ruota il progetto De'VIA - Deaf View/Image Art, che ha fondato insieme ad un nucleo di artisti sordi riuniti alla Gallaudet.
Cultura/ARTICOLO
L'arte di Paul Johnston racconta la sordità a “StARTers – assaggi d'arte”
Giovedì 14 aprile alla Siena School for Liberal Arts (ore 18.30, via Tommaso Pendola, 37 - ingresso libero) un pomeriggio di riflessione su arte e sordità in compagnia di uno degli artisti sordi più interessanti del panorama internazionale, per la prima volta in Italia ospite del Siena Art Institute

Paul Johnston