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Lavoro: a Lucca successo per la carta di formazione ILA

Lo strumento formativo per l'insermimento nel mondo del lavoro di disoccupati e atipici è tra i più richiesti

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Piace, funziona ed è tra gli strumenti di formazione più richiesti da quando è stata istituita, circa un anno e mezzo fa. E’ la Carta Ila (Individual Learning Account), la carta di credito prepagata e ‘flessibile’ voluta dalla Provincia di Lucca e dalla Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno per favorire l’entrata (o il reinserimento) nel mondo del lavoro di disoccupati o lavoratori atipici. Uno strumento formativo che si è rivelato un vero successo come testimoniano i dati presentati nel corso di una conferenza stampa.
“Tra le particolarità da segnalare – sottolinea L’assessore provinciale alle politiche del lavoro Regoli - quella che consente di affrontare anche le spese accessorie alla formazione, quali viaggi, vitto, alloggio, acquisto di materiale didattico, nonché per rimuovere eventuali ostacoli alla formazione, tramite il finanziamento di servizi familiari di cura. Ad esempio, può essere usata per pagare babysitter o badante che permettono al lavoratore di partecipare alla formazione”.

La Carta Ila permette un accesso rapido e flessibile alla formazione professionale per i soggetti più deboli.
E’ una carta di credito individuale, prepagata e ricaricabile per un importo massimo di 2.500 euro, che permette alle persone inattive, inoccupate, disoccupate, ai lavoratori in cassa integrazione e mobilità, purché iscritti ai Centri per l’Impiego, di ricevere un contributo finanziario a copertura totale o parziale dei costi sostenuti per un’attività formativa sia per la partecipazione effettiva ai corsi sia per le spese connesse o accessorie alla frequenza. Originariamente la carta era stata pensata per le donne in inserimento o reinserimento lavorativo, poi con il perdurare della crisi economica, è stata estesa a tutte le categorie deboli, per favorirne la formazione professionale.

Il totale delle carte assegnate, tra tutto il 2010 e i primi 10 mesi del 2011, è di 320. Si tratta di quelle effettivamente finanziate, mentre le richieste sono state nel complesso 348; la differenza la fanno quelle che non sono state ritenute ammissibili al finanziamento per mancanza dei requisiti e alcune rinunce. Degli oltre 667 mila euro messi a disposizione dalla Provincia attraverso il Fondo sociale europeo, sono stati finanziate Carte Ila per complessivi 574mila euro, di cui 214mila euro nel 2010 (importo esaurito totalmente) e 359mila euro nel 2011. Rimangono ancora a disposizione per quest'anno oltre 92 mila euro riservati ai cosiddetti lavoratori atipici. Tutto questo in attesa di conoscere la somma che sarà a disposizione sul bando della Carta Ila per l’anno 2012. Delle 348 richieste la stragrande maggioranza sono riferite a donne (252) rispetto ai maschi (96).
I corsi più gettonati sono quelli per l’assistenza di base, estetista, operatore socio-sanitario, lingua straniera, contabilità e cucina.

Possono ottenere la carta disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, donne in reinserimento lavorativo e lavoratori atipici (co.co.co e co.co.pro), senza limiti di età, con priorità per donne, laureati, diplomati e immigrati.La valutazione dei destinatari e delle modalità di formazione è stabilita dal Centro per l’Impiego in base a un protocollo. I potenziali destinatari sono individuati attraverso uno o più colloqui di orientamento, durante i quali si verifica la proposta anche in base alla coerenza della formazione ipotizzata rispetto ai requisiti del soggetto, alle esperienze pregresse, alle motivazioni del candidato e alla spendibilità sul mercato del lavoro. A differenza dei più comuni voucher (i buoni formativi), la Carta Ila finanzia anche l’attività formativa non “ufficiale”, purché finalizzata a colmare il gap tra l’attuale situazione del richiedente e la sua effettiva “occupabilità”, in modo da facilitarne il reinserimento nel mondo del lavoro.