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Lavoro sommerso a Prato Nuove misure e assunzioni

Il nuovo Piano d'interventi prevede una squadra di vigilanza per il rispetto della normativa sul lavoro

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 17 Dicembre, 2013
Cinesi a Prato

Varato dalla Regione Toscana un Piano straordinario di interventi dopo che la tragedia della fabbrica di Prato ha riportato nei giorni scorsi all'attenzione dei politici e dei media il dilagare del lavoro nero e illegale nella zona industriale della cittadina toscana, dove risiede una delle più grandi comunità cinesi d'Italia.

La Giunta regionale, su proposta del presidente Enrico Rossi, insieme agli assessori Marroni, Allocca e Marson, durante la seduta straordinaria del 16 dicembre, ha annunciato il piano che consentirà l'emersione delle imprese e del lavoro, un maggiore supporto alle istituzioni locali, la realizzazione di un Centro multilingue per la diffusione della cultura della legalità e interventi di riqualificazione urbanistica.

Il primo e principale punto del Piano straordinario riguarda gli interventi di potenziamento delle attività di controllo e vigilanza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, che prevede, entro il 15 gennaio, le azioni concrete da intraprendere, i tempi e le risorse, anche di personale aggiuntivo, necessarie per attuarle.

Una nuova squadra sarà inoltre impegnata per attività collegate al fenomeno del sommerso, procedendo ad assunzioni di tecnici della prevenzione da graduatorie già attive impegnando tutte le Asl dell'Area Vasta centrale.

Secondo il governatore Rossi, nel Macrolotto pratese siamo ai limiti dello schiavismo. “Certo occorre reprimere - afferma Rossi - ma nostro compito precipuo è di tutelare queste persone, tutelarne i diritti umani, concentrando su questi aspetti il lavoro di squadra. Quello che va messo in primo piano è secondo me il tema della salute di queste persone. Dobbiamo fare fino in fondo la nostra parte".

Altro punto del piano, la tracciabilità dei prodotti, che avrà una doppia valenza: di tutela dei lavoratori e dei consumatori. Sono infatti previsti interventi volti a promuovere il coordinamento e le intese con le associazioni di categoria, per incentivare l'adesione delle imprese a soggetti rappresentativi dei settori economici e produttivi.

Saranno definiti anche interventi di supporto alle istituzioni locali per gestire le situazioni di difficoltà in seguito a sequestro e chiusura di immobili adibiti anche a dormitori abusivi e altri interventi invece tesi a favorire le politiche di integrazione, diffusione della cultura della legalità e del diritto di cittadinanza.

Allo studio anche un Centro multilingue per la realizzazione di campagne su sicurezza e alla conoscenza delle normative e di un call center multilingue che offra servizi di contact center per l'ascolto, l'orientamento e l'accompagnamento verso la rete dei servizi territoriali per la mediazione.