La Regione darà un contributo anche alle aziende che, al termine del tirocinio, assumono i giovani con un contratto a tempo determinato, per un periodo non inferiore ai due anni. La novità, che va ad aggiungersi a quanto previsto dalla legge regionale che ha reso obbligatorio il rimborso dei tirocini riportandoli alla loro funzione formativa, è stata decisa con una delibera proposta dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini e approvata nell’ultima seduta della giunta regionale.
In particolare il provvedimento licenziato dalla giunta prevede che, per le assunzioni effettuate a partire dal 14 febbraio 2013, le aziende o gli altri soggetti ospitanti possano chiedere un contributo come incentivo all’assunzione, a tempo determinato, che abbiano concluso il tirocinio. La durata dell’assunzione non potrà essere inferiore a due anni. Il contributo previsto è di 4000 euro per tirocinanti fra i 18 e i 30 anni e 5000 per l’assunzione di persone svantaggiate. In caso di assunzioni part time, il contributo sarà pari alla metà.
“Questa decisione – spiega l’assessore Simoncini – rappresenta una ulteriore messa a punto di uno strumento che, nato nell’ambito del progetto Giovanisì, si sta rivelando particolarmente efficace nell’offrire ai giovani toscani un’opportunità per formarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro. La nostra legge, che è stata un’apripista a livello nazionale, ha reso obbligatorio per l’azienda il rimborso di almeno 500 euro mensili lordi per l’attivazione di un tirocinio. Nel caso in cui il tirocinante abbia un’età compresa tra i 18 e i 30 anni la Regione Toscana cofinanzia il tirocinio per 300 euro. Dal giugno 2011 i tirocini attivati sono 4722, di cui circa 3000 da quando è entrata in vigore la legge regionale, cioè dall’aprile 2012”.
Ma il ventaglio delle opportunità non si esaurisce qui. “Il primo febbraio – prosegue l’assessore – è stato pubblicato il nuovo bando per gli incentivi all’occupazione, che abbiamo finanziato con 13 milioni di euro per il 2013 e prevede anche in questo caso una serie di misure pensate proprio per i giovani, che come noto sono le principali vittime dell’attuale crisi. Si tratta di contributi per favorire assunzioni o riassunzioni di disoccupati, giovani donne, neolaureati, dottori di ricerca, lavoratori provenienti dalle liste di mobilità, stabilizzazione di contratti a tempo determinato. La principale novità di questo provvedimento consiste nella “dote”, un pacchetto integrato a favore dei lavoratori licenziati o in mobilità, che coniuga il tradizionale meccanismo degli incentivi a interventi sulla leva fiscale e comprende anche la formazione”.
Attualità /ARTICOLO
Lavoro: un aiuto per aziende che assumono giovani
Contributi regionali per le aziende che trasformano lo stage in contratto a tempo determinato non inferiore a due anni
tirocini