Cultura/ARTICOLO

Le forbici nel cassetto, il filmCiak a Firenze per Martinotti

Il documentario racconta l'Italia a partire dalle barberie che rendono vive le città, tra barba, capelli e racconti di vita

/ Elisabetta Vagaggini
Gio 18 Dicembre, 2014
barbiere

Francesco Ranieri Martinotti, romano, regista di alcuni lungometraggi (Branchie, Ti lascio perché ti amo troppo, La seconda volta non si scorda mai) e documentari (Genova per noi, Lettere dalla Palestina), produttore e sceneggiatore (Cresceranno i carciofi a Mimongo, Abbiamo solo l'amore) e direttore del festival France Odeon, torna dietro la macchina da presa per girare il documentario Le forbici nel cassetto.

Un film che racconta l’Italia di oggi attraverso l’antica arte dei barbieri e le tante barberie che rendono vive le città. Persone e luoghi tornati al centro della moda e del costume, dallo stile hipster al tradizionale taglio alla “Umberto”. Uno sguardo alla scoperta di storie affascinanti, tra mani che si muovono sapienti e veloci con forbici e rasoio, mentre scorrono i tanti racconti di vita.

Nell’immaginario collettivo, quando si parla dei barbieri, vengono subito in mente i famosi maestri della rasatura siciliani, forse per la ricca letteratura e i film legati alle storie di mafia, in cui proprio i negozi dei barbieri erano i luoghi degli agguati ai capiclan. Ma oltre ai barbieri di quella regione, in Italia la tradizione dei saloni da uomo è stata ed è molto diffusa. Per il ruolo aggregativo che hanno svolto, di particolare interesse sono ad esempio i barbieri della Sardegna, della Campania, della Toscana, dei quali poco è stato raccontato e descritto. Il film è stato dichiarato di Interesse Culturale, ha il sostengo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Fondo Incoming di Toscana Film Commission.

Le riprese fiorentine del film, iniziate giovedì 18 dicembre interesseranno il Barbiere Tony di via S. Agostino, Barbiere Nico a Borgo Ognissanti, Barbiere Luigi in Piazza della Repubblica e BluesBarberShop in via Gordigian.