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Le meraviglie della Via Clodia Tra eremi, necropoli e ponti

Ha riaperto ai turisti e non solo, l'antica strada verde che portava da Roma a Grosseto. Da percorrere rigorosamente a piedi, in bicicletta o a cavallo. Ultima tappa, il centro etrusco di Roselle

/ Redazione
Mer 4 Giugno, 2014
via Clodia

Greggi al pascolo e necropoli etrusche. Eremi benedettini e ponti d'epoca romana. Resti di mulini lungo la strada. Queste le meraviglie che attendono le persone che tornano oggi a percorrere l'antica via Clodia, una sorta di autostrada verde e slow che collegava Roma con la Maremma. Una strada stretta riaperta qualche giorno fa che riconduce ai ritmi naturali dell'uomo dove è d'obbligo andare a piedi, in mountain bike o a cavallo.

Lunga 250 chilometri, costruita due millenni fa tra la via Cassia e la via Aurelia, ha una caratteristica particolare. Mentre le due vie maggiori erano progettate principalmente per i trasferimenti militari di lungo raggio, gli antichi Romani avevano pensato la via Clodia per collegare le colonie conquistate in terra etrusca. Da bravi stradini qual'erano e con l'ottimo senso dell'orientamento, l'avevano denominata anche “via delle terme”, sia perché giungeva in diverse località termali, sia perché secondo alcuni terminava a Saturnia.

E oggi i turisti che vogliono vivere a pieni polmoni un'esperienza tutta natura e cultura possono percorrere la via Clodia e fare deviazioni per immergersi nel parco dell'Uccellina, per andare alle terme o spostarsi verso la frescura del Monte Amiata e dei soffioni boraciferi. C'è l'imbarazzo della scelta.

La via Clodia la dice lunga sul forte legame che unì i Romani agli Etruschi. Agli inizi della loro storia gloriosa che avrebbe trovato l'apice nell'imperatore Augusto, i primi appresero molto dalla civilità dei secondi. Ne assorbirono e rielaborarono la cultura, ripresero i miti, coltivarono le abitudini di vita etrusche.

D'altraparte gli storici insegnano che il popolo per certi aspetti misterioso che abitava la Toscana era già entrato in contatto via mare con i Greci per scopi commerciali, mentre i Romani all'epoca della conquista erano perlopiù un popolo di guerrieri

Tappa finale del percorso: Roselle, centro abitato etrusco arroccato in cima al colle che guarda la città di Grosseto e che rappresenta uno dei paradisi dell'archeologia antica. E con l'aiuto del bel tempo, la via Clodia è sicuramente un percorso turistico tutto da gustare tra Toscana e Lazio.