Per quanto l’esercizio si riveli arbitrario è arrivato il momento di provare a fissare una (provvisoria, senza dubbio provvisoria) classifica delle migliori pizze di Firenze (e dico pizze, che se il giudizio ricadesse sui locali l’ordine sarebbe tutt’altro). Ecco così di seguito la lista delle cinque migliori pizze(rie) che è possibile trovare passeggiando per la città. La necessità della graduatoria è dovuta all’evidente impennarsi della qualità che il tipico piatto ha fatto registrare negli ultimi anni nel capoluogo, così come a una decisa virata, nella scelta di farine e impasti, in direzione della tradizione napoletana. Circostanze che in poco tempo hanno reso possibile mangiare in Firenze pizze più che rispettabili, consentendo a cittadini e turisti se non proprio di godere della varietà e qualità delle pizzerie di Napoli o di Roma, per lo meno di avvicinarcisi parecchio.
1° - Gherardo, Borgo San Frediano 57r
Il locale è in un corridoio che si addentra nel ventre di un’antica palazzina fiorentina. I posti a sedere, stretti tra le anguste pareti, finiscono inevitabilmente per essere scomodi, oltreché pochi. Ma l’ambiente rustico e curato è molto invitante, le luci soffuse esaltano le decorazioni dal sapore mediterraneo di un locale in cui forse, malgrado tutto, potrebbe non valer la pena entrare se non fosse che qui è possibile mangiare quella che è la migliore pizza di Firenze. L’impasto tipicamente napoletano, soffice ma non gommoso, è steso a mano su un piano di marmo, mentre la cottura, perfetta, conferisce alla base della pizza una patina di croccantezza senza mai arrivare a bruciarla. Gli ingredienti – di buona qualità – contribuiscono al conseguimento del risultato finale: quello di un’ottima pizza nel solco più puro della tradizione napoletana. Notevole il rapporto qualità-prezzo, scarsa invece la disponibilità di posti: consigliamo dunque di prenotare. Per essere certi di sedersi all’ora stabilita il trucco è fissare il tavolo per il primo turno, verso le 19:45.
Prezzo 13-18 € (per l’intera cena) | Indispensabile prenotare (055/282921) | Chiuso il lunedì
2° - Sud Pizzeria - Mercato Centrale, piazza del Mercato Centrale
Ottima, classica e napoletanissma anche la pizza preparata dal partenopeo Romualdo Rizzuti nel suo punto ristoro al Mercato Centrale. Le (non tante) pizze proposte in questo spazio sono cotte alla perfezione (il fondo non risulta mai umido) e gli ingredienti sono anche in questo caso eccellenti, tanto che è stato proprio Romualdo Rizzuti il primo a importare a Firenze l’abitudine di aggiungere le alici a crudo, a fine cottura, per completare il condimento della pizza napoletana. Unico difetto è il costo, ben 8 euro per la margherita sembrano troppi, soprattutto considerando l’attesa da mettere in conto (sempre lunghissime le file al bancone di questo spazio) nonché l’oggettiva difficoltà per trovare posto a sedere tra i tavoli del pur bellissimo nuovo piano superiore del vecchio mercato cittadino.
Prezzo 8 € (per una margherita!) | Sempre aperto
3° - ‘O Scugnizzo – via dell’orto 25r
Chiude il podio ‘O Scugnizzo, minuscolo locale che in pieno Oltrarno offre da anni l’inedita possibilità di teletrasportarvi direttamente a Torre del Greco. E tra vedute del Vesuvio, trecce d’agli, e foto di Totò vi invita a sedervi a uno dei due (due!) grezzi tavolacci su cui trasportare autonomamente i cerchi di cartone dove gli abilissimi pizzaioli serviranno le vostre pizze fumanti (ancora una volta rigorosamente napoletane, c’erano dubbi?). Dall’impasto un po’ più morbido, la pizza dello Scugnizzo può essere gustata anche nella variante “calzone”, possibilità piuttosto rara a Firenze. Il prezzo è contenutissimo anche se, è importante segnalarlo, questa è una pizzeria prevalentemente da asporto o, meglio ancora, da ordinazione. È attivo infatti un (non sempre rapidissimo) servizio di consegna a domicilio.
Prezzo 10-13 (birra compresa) € | Pizze (prevalentemente) da asporto (055/2286471)
4° - Berberè – piazza de’ Nerli, 1
Una delle ultime novità nel campo della pizza fiorentina è offerta da Berberè, un locale dal tono marcatamente shabby chic che ha aperto da pochi mesi (anche se l’approccio, per i nostri gusti, è un po’ troppo snob). Ci si accorge subito della diversità dell’impasto, alto ma dalla leggerezza quasi metafisica, ottenuto grazie al processo di “maturazione” della pasta madre, composta di farine di semi integrali macinate a pietra e in grado di garantire una buona digeribilità. Forse la migliore pizzeria in città per varietà e “coraggio” nei condimenti (notevolissima la pizza con burrata, prosciutto cotto di Mora Romagnola, albicocche secche e fiordilatte), Berberè segna invece il passo per quanto concerne il servizio: molto lento e spesso disattento (una volta sono stato mandato via dopo aver aspettato quasi per un’ora che si liberasse un tavolo!), nonché per la curiosa abitudine di servire le pizze già tagliate in otto fettine, che vengono separate le une dalle altre facendo in modo che vadano a coprire per intero il piatto da pizza (circostanza diversamente impossibile: il sospetto è che taglio e separazione avvengano per cercare di nascondere la piccolezza del disco di pasta).
Prezzo 20-25 € | Indispensabile prenotare (055/238 2946) | Aperto tutte le sere
5° - Fuoco Matto – via ventisette aprile, 16
Ultima (ma pur sempre in una top 5) è la pizza di Fuoco Matto, l’ampio locale dalle finiture country minimal recentemente aperto dalle parti di Piazza Indipendenza. La pizza, ancora una volta napoletana, è di buona qualità, mentre lascia talvolta a desiderare la scelta delle guarnizioni (come l’abuso dei pachino). Da segnalare la gentilezza del personale, che spesso – in attesa della preparazione del tavolo – dà il benvenuto agli avventori con un bicchiere di prosecco e un piccolo trancio di uno squisito panuozz’.
Prezzo 17-20 € | Si consiglia di prenotare (055/495140) | Chiuso il lunedì