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Cento dipinti della collezione del direttore d’orchestra di fama mondiale Francesco Molinari Pradelli saranno ospitati fino al 21 maggio nella Galleria degli Uffizi.
La mostra è un omaggio alla grande personalità del maestro che ebbe con Firenze un fruttuoso rapporto per oltre trent’anni, a partire dal 1942, come direttore dell’orchestra del Teatro Comunale.
Molinari pradelli era un collezionista spregiudicato che si faceva guidare solo dal proprio istinto con un’ottica che univa al piacere del possesso e all’apprezzamento estetico il desiderio di conoscenza, sollecitato dalle visite ai musei e alle mostre nelle città in cui la carriera professionale lo portava.
A partire dagli anni Cinquanta il maestro coltivò una crescente passione per la pittura raccogliendo dapprima dipinti dell’Ottocento, quindi rivolgendosi alla pittura barocca spinto da un’attrazione per quegli anni del tutto originale verso il genere della natura morta i cui studi erano allora alle origini.
La mostra è secondo direttore degli uffizi Antonio Natali anche l’occasione per riportare l’accento sull’importanza di un’istituzione culturale come quella del maggio musicale fiorentino che troppo spesso viene messa in discussione sulle pagine dei giornali.
Ad arricchire la mostra c’è un’ampia sezione cinematografica, a cura del regista Pupi Avati - con la collaborazione di Armando Chianese - che evoca la Bologna del tempo del maestro.
LE STANZE DELLE MUSE
DIPINTI BAROCCHI DALLA COLLEZIONE DI FRANCESCO MOLINARI PRADELLI
Galleria degli Uffizi
11 febbraio - 11 maggio 2014
Per informazioni:
www.unannoadarte.it
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