Made in Toscana/ARTICOLO

L'economia toscana è fermaBene il commercio con l'estero

Male l'edilizia, i servizi. Regge il mercato del lavoro anche se drogato dalla cassa integrazione. Riprende il risparmio delle famiglie. E' quanto emerge dal rapporto di Bankitalia sul primo semestre 2014

/ Redazione
Mar 11 Novembre, 2014
soldi

L'economia toscana è ferma, non avanza né arretra. Le speranze di una ripresa dopo l'estate non si sono realizzate. La Toscana continua ad andare abbastanza bene nel commercio con l'estero: moda, meccanica, farmaceutica. Va male la domanda interna anche se il turismo dà qualche segnale di ripresa con i turisti italiani in leggero aumento. Questa la fotografia scattata da Bankitalia sul primo semestre 2014.

L’INDUSTRIA E IL COMMERCIO ESTERO - Nel complesso del campione intervistato dalla Banca d’Italia i casi di aumento del fatturato nei primi nove mesi hanno bilanciato quelli di riduzione. Rimane estremamente contenuta la propensione all’accumulo di capitale fisso e negativo il saldo della demografia d’impresa. Le esportazioni a prezzi correnti sono salite nel primo semestre dello 0,8 per cento (4,6 al netto dei metalli preziosi), con un contributo rilevante dei comparti di specializzazione regionale (sistema della moda e meccanica allargata). Tra i principali partner commerciali, la crescita è stata più intensa verso i paesi asiatici, gli Stati Uniti e il Regno Unito.

L'EDILIZIA - Continua il crollo del settore delle costruzioni. Prevale la quota di imprese che dichiara un calo di produzione. L'impiego di materie prime è inferiore di due terzi rispetto ai livelli raggiunti prima della crisi. Si segnala un’ulteriore contrazione della forza lavoro e del numero di imprese attive.

I SERVIZI - L’attività nel terziario ha continuato a risentire della debolezza della domanda interna, ma con segnali di attenuazione della fase negativa. In valore nominale, le vendite al dettaglio sono scese del 2,9 per cento nel primo trimestre. La crescita dei turisti nazionali ha più che bilanciato nel primo semestre dell’anno il lieve calo delle presenze straniere.

IL MERCATO DEL LAVORO -  L’occupazione è lievemente salita (0,7 per cento); la crescita si è concentrata nel primo trimestre, nell’industria in senso stretto, nella componente femminile e nell’occupazione dipendente. È ulteriormente aumentato il ricorso agli ammortizzatori sociali; l’incremento delle persone in cerca di lavoro ha portato il tasso di disoccupazione al 10,4 per cento.

IL CREDITO - Il credito a imprese e banche è calato dell'1,6 per cento, in attenuazione rispetto alla fine del 2013 (-2,9). La domanda di credito si è mostrata ancora debole ed è stata finalizzata al sostegno del circolante e alla ristrutturazione del debito esistente. Per quanto riguarda il credito alle famiglie, i prestiti sono scesi dello 0,9 per cento (-1,1 a dicembre scorso).

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