Cultura/ARTICOLO

L'editoria toscana vola alla Fiera del Libro di Francoforte

Al salone arrivano non solo i titoli di alcuni editori toscani ma anche i vini della nostra regione

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Libri, vino e cultura. La Toscana e le sue eccellenze saranno protagoniste alla Fiera del Libro di Francoforte grazie al progetto "Toscana, libri e cultura", nato per promuovere a livello internazionale la produzione dei piccoli editori. Alla Frankfurt Book Fair, la più grande manifestazione europea dedicata all'editoria che aprirà i battenti il prossimo 10 ottobre, un unico stand (Hall 5.1 - A911), situato nel padiglione dedicato agli editori internazionali, ospiterà i titoli delle sigle Emmebi, Della Porta, Mauro Pagliai, Polistampa e Sarnus.

L'iniziativa, portata avanti da Antonio Pagliai, non si ferma alla partecipazione a fiere e appuntamenti internazionali, ma punta a sostenere la collaborazione tra editori in diversi campi, dalla distribuzione alla promozione sul territorio. "L'idea è creare una vera e propria rete", spiega Pagliai, "in cui soggetti diversi uniscono le proprie forze e la propria esperienza. Ho partecipato diverse volte alle fiere come ospite di amici editori, altre volte ne ho ospitati, guardando sempre a esempi come l'Editoriale Umbra di Giovanni Carnevali. Quest'anno ho raccolto sotto un'unica insegna cinque realtà importanti: il prossimo anno saranno molti di più".

Sotto l'insegna di "Toscana, libri e cultura" i tanti operatori del settore presenti a Francoforte non troveranno soltanto le ultime novità in fatto di romanzi, saggi, riviste e materiale promozionale di vario genere. Grazie alla partnership con il Consorzio del Chianti Classico, infatti, la Toscana sarà rappresentata anche da una delle sue grandi produzioni di eccellenza: il vino. Proprio dall'idea di affiancare la cultura libraria a quella enogastronomica nasce infatti il "Gallo Nero" Party, un'evento previsto per giovedì 11 ottobre che vedrà lo stand toscano impegnato ad offrire un assaggio dei migliori vini della regione a chiunque vorrà partecipare. Perché in fatto di cultura, anche il palato vuole la sua parte.
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