Cultura/ARTICOLO

Lettera aperta di Clet Abraham ai fiorentini

Il manifesto pop dello street artist

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
UOMO COMUNE
L'artista francese, autore dei segnali stradali “corretti” che hanno invaso il centro di Firenze e de “L‘uomo comune” comparso (e poi scomparso!) al Ponte alle Grazie, diffonde un manifesto poetico dedicato a Firenze.

"Ci sforziamo tanto d'esser diversi, ed è una lotta estenuante quella che compiamo per emergere dalla massa. È un egoismo intrinseco a tutti, come se lo scopo del viaggio fosse quello di raggiungere la meta; meglio se a raggiungerla siamo i soli, perché significa che siamo i migliori. Così facendo abbiamo smarrito il senso delle cose, imparando ad ignorare tutte le ricchezze che riempiono i nostri percorsi. Emergere non è un virtuosismo, né un atto eroico. Al contrario, accettarsi e viversi è straordinario. L'Uomo Comune è un tributo al coraggio di chi decide di rischiare, senza la presunzione o l'ossessione d'esser migliore, ma semplicemente valorizzando interiormente l'importanza d'aver compiuto un passo verso l'incertezza. Perché l'incertezza può esser qualsiasi cosa, non ci sono leggi capaci di regolarizzarla, è possibilità pura; l'ingrediente fondamentale di ogni desiderio. Chi cerca le certezze può solo affondare, come granito nell'acqua. Si è parlato molto dei miei lavori ultimamente, discutendo se definire arte o vandalismo quello che faccio. Sono discussioni a cui non devo partecipare, non è questo il ruolo di un artista. Non voglio difendere il mio operato, né convincere nessuno che quello che faccio lo faccio perché lo considero arte. Ma una cosa, una soltanto, vorrei poterla dire in merito: il cartello stradale è vita, vita pura. È un fiore. Un quadro. Un'icona. È un simbolo capace di frantumare la monotonia dell'asfalto, di concedersi a chiunque nella sua totalità; impossibilitato a nascondersi. Brucia al sole e regala un po' del proprio colore al tempo e alla pioggia, poi invecchia e muore. È eroicamente normale. Probabilmente per molti di voi un cartello sarà soltanto un cartello, ferro e vernice utili alla causa urbana. Lo accetto, ma continuo nel mio lavoro. L'uomo Comune è stato rimosso ed era la risposta più ovvia che mi potessi aspettare. Non gli è stato dato il tempo di scegliere, perché, per l'ennesima volta, qualcuno ha scelto per lui. E soltanto una statua, ma rappresenta qualcosa di più importante: è il desiderio di libertà. Una libertà che qualcuno ha stroncato sul nascere. Firenze un tempo era aperta, era la capitale dell'arte e l'arte è purezza. Il sillogismo che segue è ancora valido, spetta soltanto a noi risvegliare gli animi"
Clet Abraham

Alle 18 di giovedì 24 febbraio, al Nardini Bookstore, si terrà una speciale “one night” di Clet Abraham. Una riproduzione de “L'uomo Comune” sarà installata alle Murate per la sola serata del 24 febbraio.
Sarà inoltre presentata la versione integrale del video documentario The Bridge (2011) di Omid Zarei, che ripercorre l’intervento pirata a Ponte alle Grazie. Sarà l'occasione giusta per accendere un interessante dibattito. Dov'è finito esattamente l'Uomo Comune? Se è vero che è stato multato e rimosso, è ammissibile multare la street art?

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