Made in Toscana/ARTICOLO

L'export salva le imprese toscane Vola il distretto del lusso

Segnali positivi e confortanti: + 6,6%. Le performance migliori sono del settore pelletteria e calzature

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
artigianato – maselli al lavoro su cornice
Nel secondo trimestre 2013 le esportazioni dei distretti tradizionali toscani hanno superato il record di 3 miliardi di euro con una crescita del 6,6% sullo stesso periodo del 2012. I dati sono quelli Monitor ddel Servizio studi di Intesa Sanpaolo. Le migliori performance arrivano dai distretti del lusso: pelletteria e calzature di Firenze (+8,6%), oreficeria di Arezzo (+15,4%), abbigliamento di Empoli (+14,4%), pelletteria e calzature di Arezzo (+23,1%).

Bene anche il comparto alimentare (vini del Chianti +11%, olio di Lucca +12,9% e di Firenze +19,4%) e il marmo di Carrara (+7,1%), oltre al boom (+36%) della farmaceutica. In sofferenza invece il cartario di Capannori (-3%), il florovivaistico di Pistoia (-6%), il mobile (Quarrata -5,6% e Poggibonsi-Sinalunga -28,9%).

Fra i mercati di sbocco, continuano a crescere i Paesi emergenti (ma a ritmo più ridotto) mentre i numeri sono positivi in mercati tradizionali come Francia (+0,9%), Germania (+6,1%), Regno Unito (+11,1%) e Usa (+12,1%) ''Un dato importante, che ci fa ben sperare, e che ci dimostra che dobbiamo investire in qualità e in innovazione. La sfida del rilancio dello sviluppo passa attraverso questo, qualità e innovazione'' ha commentato Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive della Regione Toscana.