Torna a vivere in un romanzo storico la Firenze dell’occupazione nazifascista e della sua liberazione, nel ’44. Il testo che ripercorre le vicende storiche si chiama Maledetti Partigiani, scritto da Fabrizio De Priamo e presentato mercoledì 2 maggio a Firenze nella sede del Consiglio regionale della Toscana, a Palazzo del Pegaso. Il romanzo è a tutti gli effetti un affresco che intreccia la storia dei due protagonisti, Ernesto e Beatrice, con fatti realmente accaduti tra occupazione, Resistenza, bombardamenti e paura nella città di allora. Con l’autore sono intervenuti alla presentazione Valdo Spini e l’editore Daniele Cavalera.
“Maledetti Partigiani ci rimanda non casualmente – afferma nella prefazione Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana – alla celebre opera di un pratese d’eccezione, Curzio Malaparte, che con un epiteto ha esattamente inquadrato un popolo, i toscani appunto. Il loro essere ‘maledetti’ esprime tutto il senso della loro stoffa. Siamo gente che non molla, che combatte, sempre in prima fila per la libertà. Che sia essa di opinione, culturale, di idee, di espressione, semplicemente fisica: sempre di libertà si tratta”.