Da martedì Fabrizio Gifuni riprende per il Teatro della Pergola L’ingegner Gadda va alla guerra – o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro, secondo capitolo, dopo ‘Na specie de cadavere lunghissimo dedicato a Pasolini, di quella “antibiografia di una nazione” scritta dallo stesso Gifuni e diretta da Giuseppe Bertolucci. Di mirabile forza e rigore, il lavoro è guidato dalla lingua e dal pensiero di uno dei più grandi scrittori del ‘900, Carlo Emilio Gadda. Una splendida sintesi di immaginazione e rimandi storici, un monologo ritmico, incalzante, parola creativa e lucida, a tratti di comicità irresistibile, che guarda in volto lo spettatore e lo conquista.
Lo scorso anno è stato insignito del Nastro d’Argento, del David di Donatello e del Premio Vittorio Gassman al Bif&st per il ruolo di Giovanni Bernaschi ne Il capitale umano di Paolo Virzì. Il teatro, nella luminosa carriera di Fabrizio Gifuni, è altrettanto fondamentale e vitale. Luca Ronconi l’ha voluto accanto a sé in quello che è diventato il suo ultimo spettacolo, il suo testamento poetico, Lehman Trilogy. “Questo nuovo capitolo si presenta al pubblico come un atto cognitivo sacrale”, ha scritto Gifuni, “rituale laico di un consorzio civile che si vorrebbe migliore, utile forse a chiunque, oggi, voglia provare a riannodare i fili di una tela in brandelli. La tela di un paese chiamato Italia.”
L’ingegner Gadda va alla guerra nasce da un lunghissimo lavoro di invenzione del testo e di creazione di una drammaturgia, partendo da materiali non teatrali che diventano un fatto teatrale, come se il momento interpretativo fosse l’ultimo segmento di un percorso più lungo, scandito nel tempo. I Diari di guerra e di prigionia, resoconto fedele della partecipazione di Gadda alla Prima Guerra Mondiale, e l’esilarante Eros e Priapo, scritto-referto sulla psicopatologia erotica del ventennale flagello fascista, tracciano la rotta di un viaggio che ci conduce fino al nostro presente, alla scoperta di un popolo mai cresciuto. E, in ultima analisi, di noi stessi. Il confronto è con la vicenda dello scontroso Gran Lombardo, che si affaccia nei romanzi di Gadda come una biografia sotterranea. La sua malinconica solitudine, l’ironia crudele, la refrattarietà alla vita sociale, trovano in Gifuni un interprete straordinario.
“È un viaggio”, ha detto, “ma anche una testimonianza, nella tragedia, della lucidità in un mondo capovolto. Il testo è il risultato finale di una sapiente opera di composizione.”
Biglietti:
Teatro della Pergola, via della Pergola 18, 055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com.
Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30.
Online su www.teatrodellapergola.com e tramite la App del Teatro della Pergola.
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