Cultura/ARTICOLO

Livorno: "Pinocchio Bum Bum" I detenuti recitano Collodi

In scena al teatro Goldoni lo spettacolo di Alessio Traversi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Pinocchio Bum Bum

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Si è tenuto mercoledì 24 aprile 2013 al Teatro Goldoni la rappresentazione di "Pinocchio Bum Bum!", spettacolo messo in scena dal Laboratorio della Casa Circondariale di Livorno insieme a un serie di scuole di danza cittadine: Arabesque, ArteDanza, Atelier delle Arti, Exit Danza T, Laboratorio di Danza e Movimento.

L'iniziativa rientrava nel quadro delle celebrazioni della Festa della Liberazione ed è stata promossa dal Coordinamento Femminile ANPI-ANPPIA in collaborazione con ARCI Solidarietà Livorno; è svolta con il patrocinio di Comune di Livorno e Provincia di Livorno e rientra nelle attività di "Teatro in carcere", progetto sostenuto dalla Regione Toscana. Lo spettacolo è stato inoltre realizzato con la collaborazione dell'Istituto Musicale "Mascagni"

"Pinocchio bum bum!" è una messa in scena liberamente ispirato alla fiaba "Pinocchio" e segue il filo di un romanzo di formazione "alla rovescia",
rispetto al quale la via che si prospetta al burattino per diventare un bambino vero si addentra nelle contraddizioni che percorrono la nostra società, così come percorrevano e percorrono le società in cui i "ragazzi" vengono mandati alla guerra: "E' tempo che il burattino diventi uomo. E' tempo che cresca, che venga educato, che si redima. E' tempo che abbia i suoi fans. E' tempo che abbia il suo presentatore e la sua valletta. E' tempo che non cerchi più suo padre, ma che lo lasci a marcire nel ventre del pescecane, dove si è nascosto sin dall'inizio, con il suo divano e la sua tv satellitare. E' tempo che vada al gran teatro con una tanica di benzina, pronto a dargli fuoco. E' tempo che si prenda con la forza le sue monete d'oro. E' tempo che vaghi nel campo dei miracoli, inciampando nei cumuli di croci. Ma soprattutto è tempo di impiccare all'albero qualcun altro al posto suo: perché lui ci serve. E' vero: finora è stato cattivo. E noi uomini giusti lo abbiamo dichiarato colpevole. Ma ora vogliamo che si redima. Per questo lo condanniamo alla libertà. E' tempo che il burattino diventi uomo: che creda, obbedisca, combatta. Che non dia scampo ai nostri nemici. E infine neanche ai nostri amici. Neanche a noi. E neppure a se stesso. Finché dal quel pezzo di legno abbattuto non nascerà davvero un'altra storia".

Il laboratorio teatrale della Casa Circondariale di Livorno è gestito da Arci Solidarietà Livorno. La messa in scena è stata ideata e curata da Alessio Traversi. Gli interpreti sono: Ben Nasr Amadi, Amri Chokri, Nicola Capasso, Raffaele Corsetti, Mauro D'Ambrosio, Megri Fethi, Lido Frangini, Ben Salem Karim, Nicola Lucignano, Ovidiu Melinte, Pietro Palmisani, con la partecipazione di Giovanna Gorelli e Francesca Ricci. La messa in scena è stata realizzata con la collaborazione di Paola Lorenzi e Giovanna Gorelli, l'organizzazione interna è stata curata Mara Bosi, l'organizzazione generale da Francesca Ricci, con il supporto di Grazia Gori e Isabella Capitani