Enogastronomia/ARTICOLO

L'olio toscano 2015? Tanto e buono (sperando che sia bel tempo)

Anticipazione del raccolto del 2015 a Firenze: superato l'annus horribilis del 2014, una produzione in ascesa per qualità e quantità

/ Redazione
Mer 14 Ottobre, 2015
Ulivi

"Più giù di così, non si poteva andare" cantava Daniele Silvestri qualche anno fa in "Salirò", ed anche il raccolto dell'olio toscano del 2015 appare in netta risalita. Nell'anticipazione fatta a Firenze dal Consorzio per la tutela dell'Olio Evtravergine di Oliva Toscano IGP, quello di quest'anno appare essere "un'ottima annata", come anticipato dal Presidente del Consorzio Fabrizio Filippi.

"La nostra olivicoltura - ha sottolineato Filippi - aspettava da un anno con paura, ansia e aspettative. Certamente la strada è ancora in saluita perchè saltare un raccolto (come è avvenuto l'anno scorso, nda) si traduce palesemente in gravi perdite economiche nel bilancio. Ma il fatto che siamo qui, tra le colline fiorentine, è il primo passo per celebrare il ritorno del nostro oro verde toscano".

[it_video]

Con oltre 11mila soci, il Consorzio dell'Olio Extravergine Toscano IGP monitora oltre l'80% della produzione regionale, accogliendo tra i consorziati anche 600 imbottigliatori. Un ottimismo che trova le sue basi soprattutto paragonando la situazione a quella di dodici mesi fa, quando il batterio Xilella - divenuto famoso proprio per la capacità 'distruttiva' degli oliveti - ha quasi azzerato la produzione toscana, e non solo, riducendola dell'80%.

"Gli ultimi mesi - spiega il Consorzio in una nota - che ci stanno conducendo alla raccolta mostrano elementi confortanti e di buon auspicio soprattutto sotto il profilo fitosanitario, che con la sua rappresentante più pericolosa (la Xilella) non sta manifestando attacchi e danni significativi per la qualità del prodotto". Un prodotto che, per la Toscana, non è solo finalizzato alla vendita; ma rappresenta un elemento portante dell'economia regionale e della salvaguardia del territorio.

"Siamo all'inizio della programmazione comunitaria agricolta del settennato 2014-2020 - ha sottolineato l'assessore regionale all'agricoltura, Marco Remaschi, presente all'anteprima - e quelli che arrivano sono segnali positivi di uno dei veicoli fondamentali della nostra economia. Questo incremento di quantità e qualità speriamo sia un passaggio verso il recupero di almeno il 25/27% dell'incolto, abbandonato a causa della scarsa redditività".

 

Ti potrebbe interessare anche:

- Uova, 150 milioni quelle toscane e costano tre volte meno del 1945

- I più piccoli a lezione di vendemmia tra le vigne del Chianti Fiorentino

- A Firenze l'asta di 180 vini pregiati Dal Mouton Rothschild al Bertani