Salute/ARTICOLO

Lotta al cancro: la proteina da cancellare per fermare le metastasi

La scoperta arriva da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Scuola Sant'Anna di Pisa

/ Redazione
Mer 17 Febbraio, 2016

Si chiama “Mical2” la proteina da eliminare per fermare il cancro. Cancellare questa proteina infatti servirebbe a stoppare le cellule tumorali, evitando che si spostino verso i tessuti sani e bloccando così le metastasi. La scoperta, che apre nuovi scenari per la messa a punto di farmaci contro il tumore, arriva da un gruppo internazionale di ricercatori guidato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La ricerca è stata appena pubblicata sulla rivista scientifica internazionale “Oncontarget” ed è stata finanziata dall’Istituto Toscano Tumori, impegnando un’ampia squadra in rappresentanza di centri di ricerca italiani e stranieri, con la Sant’Anna come capofila.

“Mical2” aiuta le cellule cancerose a sfuggire dalla massa del tumore andando a “colonizzare” organi distanti: i ricercatori hanno osservato per la prima volta che questa proteina è presente in misura significativa nel carcinoma gastrico e in quello renale, in particolare negli stadi più aggressivi della malattia, ma assente nei corrispettivi tessuti normali.

Quando “Mical2” viene eliminata dalle cellule tumorali, mediante tecniche di ingegneria genetica, esse tornano ad acquisire una forma normale, presentano una minor capacità di proliferare e, soprattutto, non appaiono più in grado di invadere la matrice circostante. “Caratterizzando meglio il meccanismo di azione della proteina “Mical2” – spiega la coordinatrice della ricerca Debora Angeloni - punteremo a progettare farmaci che possano bloccare la diffusione delle cellule tumorali. L’ostacolo principale all'eliminazione delle metastasi è la loro resistenza ai farmaci chemioterapici o ai trattamenti radioterapici. Spesso, infatti, le cellule metastatiche presentano nuove mutazioni genetiche rispetto al tumore di origine, che ne complicano il trattamento. Tuttavia, una migliore comprensione dei meccanismi biologici che stanno alla base dello sviluppo metastatico consentirà di sviluppare trattamenti sempre più specifici ed efficaci”.