Cultura/ARTICOLO

Lucca “stile impero”

L’irripetibile stagione di Elisa Baciocchi e gli impulsi artistici alla produzione artigiana dell’arborato cerchio

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013

Quando il 14 marzo del 1814 Elisa Baciocchi lasciò Lucca, mentre la parabola del fratello Napoleone stava rapidamente volgendo al termine, era chiaro che per la cittadina toscana si stava chiudendo una fase storica molto importante. Le riforme nel campo della burocrazia, della beneficenza e dell’assistenza nonché quelle che riguardavano direttamente l’economia e la produzione, avevano svecchiato uno stato vissuto fino ad allora ai margini della storia europea. Elisa, Granduchessa di Toscana, si era prodigata per la diffusione della cultura e dell’istruzione, volendo lasciare testimonianze tangibili di un’esperienza politica che aveva guardato alla modernità in senso ampio. Con l’arrivo di Felice ed Elisa Baciocchi anche l’antico Palazzo Ducale, simbolo del potere cittadino, cambiò completamente aspetto. I lavori eseguiti sotto la direzione dell’architetto Cesare Lazzerini riguardarono l’appartamento invernale degli Anziani, trasformato in una magnificente sala del trono, mentre lungo la facciate vennero sistemati gli alloggi dei regnanti, arredati con i mobili neoclassici dell’opificio lucchese diretto dal J.B. Youf. Elisa, che voleva per sé per il marito un ambiente fastoso degno di una famiglia imperiale, inaugurò una tendenza destinata ad influenzare i gusti del tempo, divenendo uno dei simboli dell’epoca napoleonica. Le eleganti consolles, i raffinati bronzi neoclassici, i panchetti, le poltrone fasciate con preziosi tessuti, l’uso di festoni e di rivestimenti per le pareti, decreteranno il successo del cosiddetto “stile impero” i cui arredi originali sono oggi tra i pezzi pregiati degli antiquari di tutto il mondo. Lucca e la Toscana, con i suoi marmi, l’industria serica (per la quale la Baciocchi si impegnò in prima persona), la tradizione artigianale nel campo del legno, delle decorazioni, della ceramica, dette un contributo fondamentale alla diffusione di questo stile di cui la Granduchessa fu la regina indiscussa. In particolare gli artigiani dell’”arborato cerchio”, rielaborando la lezione che veniva dalla Francia, seppero volta creare uno “stile lucchese”, ingentilendo e alleggerendo le linee dello “stile impero”, producendo mobilia e infissi raffinatissimi ancora oggi molto apprezzati dai collezionisti