Jsw Steel di Sajjan Jindal ha presentato l'offerta d'acquisto migliorativo per le acciaierie Lucchini di Piombino. Lo ha reso noto in un comunicato il commissario straordinario Piero Nardi che ora dovrà cominciare l'analisi dell'offerta assieme ai legali, periti e management dell'azienda. Poi la palla passerà al Comitato di sorveglianza e al ministero dello Sviluppo economico per dare il via libera definitivo alla firma dei contratti.
Nulla è trapelato finora dei contenuti dell'offerta, ma sembra certo che la multinazionale indiana abbia chiesto di comprare i laminatoi e gli impianti marittimi, mentre per quanto riguarda la presentazione del piano industriale si dovrà attendere. Jindal sarebbe pronto a mettere sul piatto oltre 10 milioni di euro.
Il passo in avanti di Jindal dimostra che l'incontro dei giorni scorsi tra il magnate indiano e il presidente della Regione Enrico Rossi nelle stanze di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, è andato a buon fine.
L'iniziale generico interesse per la realizzazione di un impianto di produzione di acciaio ora si è rafforzato e non pare essere passata sotto silenzio nemmeno la base di trattativa dei sindacati che chiedono il reimpiego da subito di 6-700 operai nella ripulitura del vecchio sito Lucchini.
Potrebbe prendere quota anche l'idea di un forno elettrico, compatibile con il rispetto dell'ambiente, caldeggiato nei mesi scorsi per il rilancio delle acciaierie. L'unico ostacolo sarebbero i costi molto alti del gas. Qui Jindal avrebbe chiesto al governo nazionale un intervento per ottenere prezzi più competitivi.