Non hanno presentato la documentazione richiesta dal bando di gara, ma la tunisina Smc e Klesch possono ancora fare un'offerta vincolante per la Lucchini. Così come altre realtà interessate all'acciaieria. E' quanto emerge dal tavolo tra i sindacati e il ministero dello Sviluppo economico.
Il viceministro Claudio De Vincenti ha fatto il punto sulle sette offerte complete ricevute: sono arrivate tre proposte per l'intera società, escluso l'altoforno, quelle indiane di Jsw (Jindal south west) e di Jspl (Jindal steel and power) e quella di Steelmont, mentre le altre offerte sono solo per alcuni impianti di Piombino e Lecco. Le società escluse dalla due diligence sono l'americana Klesch, che ha rifiutato di pubblicare il proprio bilancio, e la tunisina Smc, l'unica societa' ad avere annunciato un piano complessivo che include il forno.
''Per Smc c'è un problema molto serio: alle disponibilità espresse, al momento non corrisponde alcun vincolo sulle garanzie finanziarie'', ha detto il responsabile siderurgia della Fiom, Marco Venturi. ''Aspettiamo Smc alla prova dei fatti: presenti un'offerta vincolante'', ha aggiunto il segretario nazionale della Uilm Mario Ghini.
Tra le offerte complete, secondo Ghini, la ''più interessante forse è quella di Jsw per la solidità della società e le prospettive di investimento'' nel forno elettrico e Corex. Il tempo intanto stringe, sottolinea il segretario nazionale della Uilm Marco Bentivogli: il forno ha materiale per lavorare fino al 25 aprile ''e il 12 aprile scadono i contratti di solidarietà, che è fondamentale prolungare per un altro anno''.
L'agenda è fitta di appuntamenti: oggi si riunisce il tavolo con le istituzioni locali, venerdì è fissato un incontro sull'Accordo di programma e il 3 aprile c'è una riunione dei sindacati con il ministero del Lavoro per affrontare il tema dei contratti di solidarietà per i 3 mila dipendenti Lucchini e degli ammortizzatori sociali per gli altrettanti lavoratori dell'indotto. La due diligence si chiuderà il 30 aprile.