Hanno sfilato tra le scrivanie e gli scaffali pieni di libri della Biblioteca Nazionale di Firenze i modelli di Alessandro Dell’Acqua, che ha presentato il suo brand N.21 ieri in occasione di Pitti Uomo, in una suggestiva passerella ospitata nella sala più grande della Nazionale, tra decine di video che proiettano i dettagli degli outfits.
L’uomo di Alessandro dell’Acqua vestito di pizzo, blazer blu, pantaloni verde loden, camicia cammello senza cravatta, infrange anche l'ultima barriera che poteva ancora suddividere il guardaroba maschile da quello femminile. Il merletto non è più solo un’esclusiva della moda donna ma entra anche nell’armadio degli uomini, per farne blazer dal taglio sartoriale, pantaloni a sigaretta con pinces e camicie con colli e polsi da maschietto.
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Il guizzo creativo dello stilista si coglie in certe sorprese, che irrompono in quella che sembra a prima vista una collezione consona con il gusto e l'equilibrio di un giovanotto tutto sommato borghese. Il classico e lo sportivo, il maschile e il femminile s'incontrano proprio nei dettagli inaspettati, di un vestito di pizzo Sangallo da grande occasione, o nei calzettoni di lana da montagna ricamati con ragni di jais e Swarovski, che spuntano dalle scarpe stringate in vitello rosso.
Prima della sfilata c’è stato il blitz di un gruppo di lettori, in segno di protesta contro l'affitto di una sala destinata al pubblico per l’evento di moda "mentre i servizi per gli utenti diminuiscono ogni anno di più". I circa 20 partecipanti alla contestazione sono entrati nello spazio dove si svolgevano i preparativi, occupando alcuni posti di lettura, e poi hanno dato vita ad un sit in con libri aperti nell'ingresso della biblioteca.